Regia di Bryce Wagoner vedi scheda film
Si intitola "After porn ends", quando il porno finisce, ma per quattro quinti si parla di quando e come il porno arriva nella vita dei divi a luci rosse. Chi per sbarcare il lunario, chi per caso, chi perché preso dal gusto della trasgressione, chi come surrogato della prostituzione. Sono storie (quasi) tutte prevedibili quelle raccontate in questo documentario compilato quasi per intero a suon di interviste con uomini e donne che hanno ottenuto il successo nel mondo dell'hardcore per poi allontanarsene: a guardarli - maschi e femmine, indistintamente - si direbbe per eccesso di rughe, di colpi di bisturi o di adipe. L'età, insomma. Ad ascoltarli scopri che qualcuno ha avuto l'illuminazione religiosa modello Claudia Koll, qualcun altro ha messo su famiglia, altri ancora hanno tentato di fuggire da quella marginalità alla quale i pornodivi sono inoppugnabilmente condannati nella vita privata, con i figli oggetto di sberleffi continui e loro costantemente sotto il dito indice di qualcuno, non fosse altro che per gli etti di plastica contenuti nelle loro facce. Ma le dita che si agitano di più sono quelle che mimano le virgolette in aria, intollerabile gesto di questa epoca, come a voler prendere le distanze da tutto. A cominciare dai rimorsi.
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