Regia di Pier Paolo Pasolini vedi scheda film
Più che un film un'opera d'arte, e come tale ci sarà sempre chi ne rimane rapito, chi non la capisce, chi ne resta perplesso o disgustato. La declinazione pasoliniana del "Vangelo secondo Matteo" è comunque un film unico, vuoi per l'uso di immagini e musiche pastorali che accompagnano fedelmente il Vangelo (e Bach, fra tutte, non poteva essere scelta più felice) vuoi per l'utilizzo di attori di strada, con tutta la loro controversa fisicità che però rende il film forse uno dei più tardi esempi di neorealismo (anche se declinato in un contesto storico diverso). A fare da sfondo, una Matera ancora semi sconosciuta, che poi nella più truculenta "Passione" di Mel Gibson tornerà ma senza quel fascino senza tempo che Pasolini sa regalare ai suoi luoghi, che siano il misterioso Yemen o l'assolata periferia romana.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta