Regia di Maurice Cloche vedi scheda film
Nella Francia del 1617 Vincent de Paul (Pierre Fresnay) viene nominato parroco nel paesino di Chatillon ma viene accolto a sassate dagli abitanti del borgo, in gran parte poveri, e a porte in faccia dall'aristocrazia locale.
Il religioso non si perde d'animo e riuscirà a conquistare i favori sia degli uni che degli altri, in una Francia divisa tra un'oligarchia che detiene il potere e una massa di gente che non ha nemmeno da mangiare: è l'inizio di un lungo percorso che lo vedrà sempre al servizio degli ultimi, dei disperati e dei diseredati, fino alla sua morte, che avverrà nel 1660.
Maurice Cloche dirige questo biopic religioso su una figura che, nel 1947, all'epoca d'uscita del film, era già stata proclamata santa da oltre due secoli e costituisce una sorta di Madre Teresa di Calcutta del XVIIesimo secolo, con una vita tutta basata sulla virtù della carità, ed ha il merito di evitare quella retorica e quel sentimentalismo che molte pellicole che hanno affrontato argomenti simili non riuscivano a sfuggire.
Certo non siamo ai livelli dell'austerità del Bresson di 'Diario di un curato di campagna' o della religiosità 'problematica' delle opere di Bergman, ma la regia senza fronzoli di Maurice Cloche e la grande interpretazione del protagonista Pierre Fresnay compiono il loro dovere.
Voto: 7,5 (v.o.s.).
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