Regia di Claudio Caligari vedi scheda film
Brutale e realistico
Questo film comincia dove era finito il primo di Callegari "Amore tossico", ne sembra il logico corollario,molte scene del film sono state perfino girate negli stessi luoghi. La borgata romana,di Pasoliniana memoria, ritorna protagonista in questo lavoro. La storia dei due tossicodipendenti, è il legittimo pretesto, per raccontare di questo sottobosco sociale, corroso da un estremo degrado umano e da una miseria morale ed economica.La recitazione iperrealistica, da il giusto colore al film rendendolo quanto mai verosimile, vera"full immersion" nei luoghi oscuri, non solo dell'hinterland romano, ma dell'animo umano e della società , narrato attraverso la rappresentazione di due figure estreme, di emarginati, senza speranza di redenzione,balordi in balia degli eventi, su cui non esercitano alcun controllo,che sopravvivono grazie a patetici espedienti, si "fanno"in tutti i modi, litigano con altri sbandati come loro. Perfino nel crimine restano ai margini, senza riuscire nemmeno a organizzare una rapina o a tirare su, una piazza di spaccio.Delinquentucoli da strapazzo,perdenti e falliti, come lo erano i protagonisti di "amore tossico" a ricordarci che tanti anni non sono bastati a cambiare una realtà che sembra radicata e cementata,in quella terribile terra di nessuno, ove vige la legge del più forte, del più violento, del più cattivo.
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