Regia di Karsten Kiilerich vedi scheda film
Cartoon colorato e sgargiante a firma Karsten Killerich (affermato animatore danese, già autore di Nome in codice: Brutto anatroccolo) e pensato per bambini piccoli, molto piccoli. Troppo piccoli, probabilmente. Le cose migliori si trovano all’inizio. L’intro, ellittico, gioca lievemente con il politicamente scorretto: l’intera e sonnolenta cittadina di provincia detesta il piccolo Albert, protagonista vivace e caotico oltre ogni possibilità umana, dotato di genitori eternamente inebetiti dal miracolo della creazione (rapidamente relegati a un giusto, quanto curioso, oblio) e colpevole della distruzione della statua dedicata al celebre mongolfierista Leopoldus. Stanco della soffocante Kalleby, insieme al riluttante amico Egon, Albert fugge per coronare il suo sogno di pilotare una vera mongolfiera, non prima di essersi liberato del bullo che lo ossessiona da sempre. Seguono situazioni iperboliche, momenti formativi e una serie di disavventure causate dall’equivoca presenza di tre banditi alla ricerca di un diamante. L’avventura però ha un andamento schizofrenico, con un continuo cambio di toni e situazioni che vogliono omaggiare la pantagruelica fantasia dei più giovani, ma finiscono per sottrarre coesione narrativa alla storia. La fretta, infatti, pare essere la cifra del film di Killerich: personaggi e scenari si susseguono per inerzia, la crescita del protagonista è implicita e avara di sottolineature, il finale fin troppo sbrigativo.
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