Regia di Luigi Capuano vedi scheda film
Il fascinoso avventuriero Pedro tenta in ogni modo di conquistare Soledad; ciò che gli interessa non è la ragazza in sè, bensì la sua ricca dote. Soledad è però contesa anche da un nobiluomo locale, che Pedro dovrà sbaragliare in qualche modo. Nel frattempo, l'amore per la ragazza si fa sempre più vero e disinteressato.
Già regista di melodrammi e commedie musicali, Luigi Capuano nei primi anni Sessanta si accoda al filone cappa & spada, licenziando una buona serie di pellicole modestissime sul piano estetico, ma sufficientemente coinvolgenti come questo L'avventuriero della Tortuga. Il film arriva - nella filmografia di Capuano - subito dopo un paio di Sandokan e altrettanti Zorro, due personaggi a cui il Pedro protagonista di questo lavoro si richiama in vari punti; la sceneggiatura è firmata da Fernando Cerchio, Arpad DeRiso e Ottavio Poggi, ed è un miscuglio di azione, avventura, (buoni) sentimenti piuttosto prevedibile. Ma tanto basta a licenziare un prodottino per il pubblico più vasto, di mero intrattenimento spensierato. Il protagonista è Rik Battaglia, con al suo fianco Guy Madison, Nadia Gray, Aldo Bufi Landi, Andrea Aureli e la teutonica Ingeborg Schoener (il lavoro è frutto di una co-produzione italo-tedesca); un cast non proprio eccezionale, ma adeguato alla situazione. Ormai sessantenne (classe 1904), il regista diraderà negli anni successivi i suoi impegni: questo è il suo quintultimo film; solo nel biennio precedente ne aveva girati otto. 2,5/10.
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