Regia di Giorgio Capitani vedi scheda film
Uno dei tantissimi titoli con protagonisti Lino Banfi (ma quanti ne ha fatti in quel periodo?) e la sua verve esagitata. La sceneggiatura è ai minimi termini, la comicità quasi inesistente e la dose di erotismo, affidata a una patata lessa come Agostina Belli, abbastanza annacquata. L'unico elemento da valutare positivamente è l'idea di far interrogare il commissario Bellachioma sulla possibilità di essersi innamorato di un uomo, seppure avente le fattezze della Belli. In realtà, il presunto transessuale è una vera donna e questo vanifica l'ideuzza del copione.
Come da titolo, nel film Banfi dice che gli viene da ridere: è probabilmente il solo, perché da ridere c'è veramente poco.
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