Regia di Riccardo Freda vedi scheda film
Giallo/thriller di modesto interesse, che il regista Riccardo Freda firmò con l'improbabile pseudonimo di Willy Pareto. Ambientato a Dublino, interpretato da un cast eterogeneo, composto per lo più da attori italiani e tedeschi, L'iguana dalla lingua di fuoco non ha il suo punto focale nel meccanismo del thriller e dell'investigazione poliziesca, ma semmai nella presenza di un poliziotto con alle spalle un episodio tragico. A lui sono conferiti poteri e licenze oltre i limiti della legge, da superiori ansiosi di risolvere alla svelta un caso spinoso che trova il suo epicentro nell'ambasciata tedesca nella capitale irlandese.
Valentina Cortese non eccede nella sua recitazione, che talvolta ha oltrepassato i termini del melodrammatico; Anton Diffring (il collega del protagonista in Fahrenheit 451) fa la propria parte ed ugualmente bravo è Luigi Pistilli, specializzato in ruoli di poliziotto problematico. Il film tuttavia non diventa mai qualcosa di più di quello che il titolo promette, mentre l'esperto regista va via di puro mestiere.
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