Regia di Franco Lattanzi vedi scheda film
Brutto spaghetti western che ha il solo merito, in un periodo di parodie, di seguire la via seriosa, pur se condita con alcune scazzottate (assai macchinose) in salsa sorrisi e cazzotti che vedono Stocchi protagonista (colpisce con colpi di pancia).
Lattanzi, che qua fa tutto per conto proprio (dalla scrittura al montaggio), si rivela poco capace alla regia. Abusa con gli zoom, indugia troppo con inquadrature fisse e, soprattutto, stacca spesso e volentieri in ritardo le inquadrature in sede di montaggio. Inoltre si rivela pessimo nella direzione delle interpretazioni, tanto da dare l'impressione di essere in un'opera amatoriale. William Berger, alquanto anonimo, non basta per salvare un film debolissimo sul versante della sceneggiatura (dialoghi verbosissimi) e in condizioni ancor peggiori per quanto riguarda la messa in scena e le scenografie (mediterranee). Tra i cattivi spiccano i caratteristi George Wang e Donald O'Brien. Particina per la bella Nuccia Cardinali.
Tra le sequenze trash impossibile non menzionare l'impiccagione dei tre capobanda che Lattanzi confeziona al contrario: anziché vedere i condannati precipitare verso il basso, li vediamo salire verso l'alto!? Di rilievo, per gli amanti del trash, i foulard dei capobanda con i segni delle carte da gioco dipinti a penna sopra (soluzione dovuta dal fatto che sono i leader della banda del tris di assi).
Da evitare.
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