Far west. Un prete è in realtà un ex pistolero ormai pentito. Quando tre banditi danno l'assalto alla sua proprietà, però, l'uomo non fatica a riprendere in mano la pistola; quello che ignora è che sotto la sua chiesa si trova un'ingente quantità di lingotti d'oro.
Girato in contemporanea o senza soluzione di continuità con Sei bounty killers per una strage, Il giustiziere di Dio condivide con il suo 'gemello' - oltre al regista, il limitatissimo Franco Lattanzi - buona parte del cast tecnico e artistico e soprattutto la forma grossolana e la trama farcita di blandi luoghi comuni del genere. Qui assistiamo alle vicissitudini di un ex pistolero, ora prete, che torna a maneggiare la sei colpi per affrontare tre fuorilegge: nulla di sensazionale nella sceneggiatura dello stesso Lattanzi, che peraltro viene accreditato anche al montaggio. I titoli di testa che cominciano dopo quasi un quarto d'ora sono il vezzo che colpisce maggiormente della pellicola: tanto per dire quanto possa essere entusiasmante il resto. George Wang, Attilio Dottesio, Donald O'Brien, Antonio Dimitri, Nuccia Cardinali, Victor Stocchi e, star della situazione, William Berger: neppure il reparto interpreti offre grandi emozioni; colpisce la collaborazione di Piero Piccioni per la colonna sonora (firma anche quella di Sei bounty killers per una strage: nello stesso anno in cui lavora con Francesco Rosi, Alberto Sordi e Steno!). A conclusione di tutto, si consideri come nel 1973 lo spaghetti western risultava un genere ormai superato e incapace di attirare più di tanto il pubblico: cosa sia passato per la testa di Lattanzi & co., difficile capirlo. 2/10.
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