Regia di Piero Vivarelli vedi scheda film
A quanto pare c'è un pretesto letterario dietro a questa accozzaglia di scenette comico-erotiche ambientate in Africa: un libro - si presume l'eponimo Il Decamerone nero. Racconti africani raccolti da LF, ma non è citato nei titoli di testa - di Leo Frobenius, etnologo tedesco che a lungo studiò usi e costumi del continente nero. Come per tutto il filone decamerotico, ovviamente, la 'scusa' della trasposizione cinematografica di un testo scritto lascia il tempo che trova: ciò che più preme alla sceneggiatura del regista e di Ottavio Alessi qui è di divertire ed eccitare il pubblico con una serie di sketch a base di burle satiriche (nel senso erotico del termine) con abbondanza di nudità, data anche l'ambientazione, e qualche situazione pruriginosa di qualità espressamente barzellettistica. Volgarità a iosa, sottinteso. Attori tutti semisconosciuti di colore, come Beryl Cunningham (che pure un po' di carriera nel cinema nostrano può sfoggiarla), Isseu Niang e via dicendo; coproduzione italofrancese girata fra Matera e il Senegal. Piero Vivarelli, pur non essendo mai stato nulla oltre che un onesto artigiano di serie B, ha comunque girato di meglio. 2,5/10.
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