Regia di Charles Chaplin vedi scheda film
Secondo corto di Chaplin con la Mutual che conferma la sua maturità sia come regista che come attore. Film maturo e piacevole: si evincono i sentori dei capolavori a venire.
Un vagabondo che si guadagna da vivere suonando il violino all’ingresso di un bar, rinviene una ragazza, rapita da piccolissima da due zingari, e prova a salvarla. Ma il passato della ragazza tornerà a farsi vivo.
“The vagabond” è il secondo cortometraggio di Chaplin con la Mutual. Uno dei primi in cui l’autore inglese duetta con la sua fiamma Edna Purviance, stavolta nei panni di una donna sfortunata che il vagabondo va a salvare. Un film maturo, molto completo sul piano della sceneggiatura, con numerose trovate ed una certa ampiezza nella messa in scena. Siamo lontani dai tempi delle scenette fini a se stesse e molto più vicini ai primi lungometraggi capolavoro del maestro inglese. Molto belli i duetti tra i protagonisti. Da segnalare una scena: il vagabondo sgomina la banda di zingari a colpi di bastonate, abbarbicato su un albero: scaltrezza, coraggio e doti atletiche tutte concentrate assieme in una delle più belle scene della filmografia di Chaplin. La perfetta aderenza del personaggio di questo film con la consolidata maschera chapliniana porteranno in futuro a utilizzare “vagabondo” come sinonimo di Charlot.
Da non confondersi col corto Essanay "The tramp" (Charlot vagabondo).
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta