Regia di Ted Geoghegan vedi scheda film
Horror che cita apertamente un classico tricolore (Quella villa accanto al cimitero), diretto con buon ritmo e prodotto da Travis Stevens, futuro regista del sottovalutato "Girl on the Third Floor" (2019).
Paul (Andrew Sensenig) e Anne (Barbara Crampton), nel tentativo di alleviare la pena per la perdita di un figlio adolescente, scelgono di trasferirsi ad Aylesbury, un piccolo villaggio del New England. Presto apprendono dai loro nuovi vicini che quella casa, costruita nel 1859, inizialmente era una funeral home. Il proprietario, Dagmar, fu costretto ad abbandonare il paese dalla popolazione inferocita, dopo essere stato accusato di aver venduto cadaveri a istituti di ricerca medica. Anne, convinta di percepire in quella casa la presenza dello spirito del figlio Bob, chiede supporto a una coppia di amici - Jacob (Larry Fessenden) e May (Lisa Marie) - appassionati di paranormale.
Paul di cognome fa Sacchetti, la moglie risponde al nome di Anne, una componente della famiglia originale - che ha vissuto in quella casa - scopriamo che si chiama Lassander Dagmar, il figlio defunto Bob, mentre un'altra protagonista è May. La villa in cui i Sacchetti si trasferiscono a vivere non sarà vicino al cimitero, ma in passato era una funeral home e, in aggiunta, ospita una cantina (raggiungibile solo attraverso una lunga scala, con discesa nel buio) che custodisce morti-viventi piuttosto sanguinari. Ora: una coincidenza può essere data dal caso, due offrono un indizio, tre o più diventano certezza; in tal caso il regista, anche sceneggiatore, Ted Geoghegan ha bene in mente Lucio Fulci, in particolare un suo film (Quella villa accanto al cimitero, scritto, guarda caso, da Dardano Sacchetti). Le citazioni si fermano però qui: alla location e ai nomi dei personaggi, estendosi in parte anche al finale truculento. Per il resto We Are Still Here appartiene alla categoria "indie", con una storia del tutto prevedibile ed è contraddistinto dalla presenza di due icone del genere (Larry Fessenden e Barbara Crampton), solitamente ben disposte a partecipare in piccole produzioni dirette da aspiranti registi. Geoghegan, a dire il vero, aveva già tentato di praticare l'horror, sin dal 2004 con International Playboys' First Movie: Ghouls Gone Wild! Nonostante un certa abilità, dimostrata perlomeno in questa circostanza, non sembra però essere destinato a un radioso futuro. È del 2017 il suo successivo lavoro (Mohawk), mentre più recente resta il suo quarto, ad oggi ultimo, film (Brooklyn 45).
Da sottolineare, invece, il nome del produttore, Travis Stevens. Stevens, prima di dedicarsi alla regia (esordisce con il notevole Girl on the Third Floor, prosegue con Jakob's Wife e termina, ad oggi, con A Wounded Fawn), aveva intrapreso la carriera cinematografica finanziando opere a basso budget, ma molto ben girate (tra le più celebri: Starry eyes, XX - Donne da morire, A Horrible Way To Die di Adam Wingard e Cheap Thrills di EL Katz). Tutto ciò scritto, per arrivare a dire che We Are Still Here non è il solito low budget diretto da uno sconosciuto, ma possiede una marcia in più. A cominciare dalle convinte partecipazioni (della Crampton e di Fessenden), per finire con una componente ironica che, stranamente, compare anche nei lungometraggi dello stesso Stevens. È questo, dunque, un horror di certo non originale ma in grado di offrire buoni momenti di tensione, opportunamente controbilanciati da una vena di comicità funzionale e non invadente, che viene brutalmente annichilita in chiusura da una deriva splatter, a base di effetti prostetici e quindi più impressionanti, che lascia il segno.
"L'oscurità della materia è come la profondità del mare che noi attraversiamo come pesci luminosi."
(Hans Urs von Balthasar)
Trailer
F.P. 22/04/2023 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 83'27")
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