Regia di E. G. Rowland (Enzo Girolami) vedi scheda film
Secondo film di Castellari che per l'occasione ricalca l'idea centrale che stava alla base de "Il Buono, il brutto e il cattivo" (citato fin dal titolo dove viene riportata una celebre battuta del Tuco leoniano), strizzando continuamente l'occhio a Leone (si veda la scena dei due che si spiano uno con il cannocchiale e l'altro col binocolo, presa pari pari da "Per qualche dollaro in più") ma anche a Sergio Corbucci (si veda come l'assalto al treno ricordi quello di "Navajo Joe").
Nonostante i deja vù, il film con il trascorrere dei minuti diventa sempre più coinvolgente grazie a una girandola infinita di colpi di scena assai ben gestiti e a un'ironia divertentissima che spiana la strada per le scazzottate tipiche dell'accoppiata Spencer-Hill.
Spassoso George Hilton che replica l'ottima performance di "Le colt cantarono la morte e fu... tempo di massacro".
Memorabili il prologo (uno dei più spiritosi inizi di uno spaghetti western) e l'epilogo. Voto: 7.5
Un po' riciclata da "7 winchester per un massacro", e un pò nuova esaltata dalla voce di Raoul.
Non si registra ancora la sua impronta tipica, ma rispetto al film di debutto è assai più sicuro. Geniali alcune trovate registiche (su tutte quella del vino versato sul tavolo per vedere chi è l'uomo che cammina alle spalle della mdp).
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