Regia di Jim Sheridan vedi scheda film
FESTA DEL CINEMA DI ROMA 2016 - SELEZIONE UFFICIALE
Perché l'anziana Roseanne è rinchiusa da quarant'anni in un manicomio?
La scusa ufficiale è quella che fu vista uccidere il suo bambino appena partorito.
Negli anni '80, alla vigilia della chiusura della casa di riposo, il destino dell'anziano diviene un problema dibattuto in quanto la donna non ha eredi o parentele apparentemente rintracciabile.
Uno scrupoloso psicologo, giunto al ricovero per trovare una sistemazione al trasferimenti della vecchia, si prende molto a cuore la vicenda, e trovato un vecchio diario scritto dalla donna in gioventù, l'uomo tenta di ripercorrere le tappe drammatiche per capire meglio: la storia di una vita spezzata porterà a galla verità sconcertanti, non solo per l'anziana.
Jim Sheridan, valente regista anglosassone noto soprattutto per un valido trittico di film con Daniele Day Lewis (da Il mio piede sinistro a The boxer), torna a farsi vedere al cinema e sceglie di adattare una storia tutta flashback e colpi di scena che pare tratta da un romanzo rosa di Liala.
Tutto organizzato meticolosamente, con scenografie sin troppo pesantemente ricostruite a creare interni di case di campagna con muri sbrecciati, camini accesi, galline sull'uscio e nel lavello, e poi aviatori erpici ed appassionati; aggiungiamoci un.prete bello, innamorato e rifiutato, l'accusa di ninfomania che procura alla giovane protagonista, troppo bella, fiera e sola per poter affrontare l'invidia dei maschi che se la contendono, una reclusione senza fine in manicomio.
Non manca nulla nel polpettone di Sheridan, che si illude pure di strabiliante nel finale il suo pubblico con un incastro improbabile ed un colpo di scena assurdo, per quanto facilmente intuibile già dopo la prima mezz'ora di narrazione senza freni o ritegno.
Rooney Mara è bella, gracile e determinata, piuttosto adatta per quel ruolo di ragazza emancipata o presunta tale. La affiancano la sempre ottima Vanessa Redgrave, stessi ruolo di protagonista traslato quarant'anni dopo, mentre tra gli uomini Eric Bana e Théo James si contendono il ruolo di maschio più affascinante.
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