Regia di Jim Sheridan vedi scheda film
A dirigere Il segreto è il regista irlandese Jim Sheridan. Narratore istintivo con alle spalle opere come Il mio piede sinistro, Nel nome del padre e In America, si è sempre mosso sui temi della famiglia e della giustizia. Il segreto sviluppa entrambi e ci propone elementi familiari e al tempo stesso nuovi: una protagonista femminile dal forte temperamento, prigioniera delle correnti politiche del periodo della guerra, il potere esercitato dalla chiesa cattolica e dallo stato irlandese sugli individui che mostrano uno spirito indipendente e la forza sovversiva dell'amore e dell'immaginazione.
"Il lavoro di Barry è un romanzo incredibilmente lirico, scritto in modo magnifico, più in linea con un'opera di Samuel Beckett che con una sceneggiatura cinematografica in realtà. La sfida è stata tradurre in immagini sullo schermo una storia che nel libro si svolge nella mente della protagonista. Rose viene internata in un ospedale psichiatrico da un sacerdote (padre Gaunt) e lì trascorre moltissimi anni della sua vita durante i quali si dedica alla scrittura del suo 'testo sacro'. Dal punto di vista drammaturgico, il problema è che si tratta di un personaggio piuttosto passivo. Per questo motivo, ho compresso la struttura narrativa limitando il segmento relativo al passato ad alcuni mesi nell'autunno del 1942 e il segmento presente a soli quattro giorni, in modo da sviluppare all'interno della storia un maggior senso di tensione e pressione", ha dichiarato Sheridan.
Rooney Mara interpreta Rose da ragazza, una sirena esotica agli occhi dei giovani uomini sessualmente repressi e impegnati politicamente della cittadina di Bally, nella Contea Sligo, nell'Irlanda occidentale. Rooney Mara spiega che si è sentita attratta dal ruolo di Rose "perché è un personaggio femminile molto complesso e perché all'interno della storia esistono tantissimi livelli e tantissime altre storie. Quindi c'era molto materiale su cui lavorare e con cui giocare e una molteplicità di sfumature da poter rendere come attrice". La Rooney considera Rose una vittima non tanto della religione quanto "del suo tempo. Penso che vicende come la sue siano accadute a tante donne in contesti diversi. Certamente a quell'epoca in Irlanda, la religione era una fonte di forti tensioni e all'interno della comunità in cui vive Rose è in minoranza numerica. Il fatto di essere protestante la rende emarginata. Ma non per questo penso che se fosse stata cattolica non sarebbe stata internata. Credo più che altro che dipenda dal fatto che sia una ragazza bella e pericolosa che fa impazzire tutti gli uomini attorno a lei".
Vanessa Redgrave impersona 'Lady Rose' da donna matura che, a causa della scoperta della gravidanza e dell'uccisione del suo bambino, trascorre rinchiusa gran parte della sua vita adulta. Paladina dei diritti umani che difende pubblicamente da sempre, non sorprende che Vanessa Redgrave sia rimasta toccata dall'ingiustizia al centro della storia: "I Governi, come le Chiese, hanno avuto una grande responsabilità. Mi domando, per esempio, chi si è espresso e ha manifestato contro questi crimini durante gli anni '30, '40 e '50? È una storia tragica, ma purtroppo vera. La verità deve essere raccontata e questo film contribuisce a farla emergere".
Eric Bana porta in scena il dottor Gene, uno stimato psichiatra incaricato di fare una nuova valutazione dello stato mentale di Rose in vista di un suo trasferimento dal manicomio St Malachy, dove ha trascorso gran parte della sua vita adulta, ad una nuova struttura. Il dottor Grene stabilisce con la paziente un rapporto basato sull'oggettività professionale e la compassione che lo porterà a compiere un percorso di scoperta del passato e della vera storia della donna. Entrerà così in rotta di collisione con il dottor Hart (Adrian Dunbar), che considera Rose niente di più di una vecchia pazza che ostacola il cammino del progresso.
Jack Reynor, infine, interpreta Michael McNulty mentre padre Gaunt ha il volto del giovane Theo James e Jack McNulty quello di Aidan Turner.