Regia di Daniel Alfredson vedi scheda film
ogni despota è destinato a cadere e a farlo cadere sarà propria la sua sicumera, e quando cadrà, cadrà come qualsiasi altro e di lui non rimarrà che la memoria come di un cattivo odore, negli uomiri e nei profumi di una maestosa foresta
su prime ci sono una serie di film horror, thriller, fantascientifici che per puro caso(?) risalgono al 2016 che sonouno più bello dell'altro.
questo GO WITH ME aveva tutte le carte in regola perchè io all'epoca lo snobbassi, se mai me ne fossi accorto.
un poster abbastanza anonimo, con i 4 visi dei protagonisti e sotto una scena abbastanza importante del film, che tra l'altro lo divide in due.
più che altro erano i visi dei tre attori conosciuti a non permettermi di varcare la soglia della sala.
hopkins che ad un certo punto è diventato una smunta replica di sè; liotta che sembrava aver smarrito qualsiasi strada che fosse lontanamente accettabile e scusabile; styles che da promessa (?....) non si sapeva bene che volesse diventare da grande.
visto come scelta a caso, dal mio punto di vista come aleatoria garanzia di qualità l'anno di uscita, alla fine può risultare un buon prodotto di quella che una volta veniva definita serie b.
intanto le locations che danno l'idea di un posto in cui vivere richiede un adattamento particolare; tipo essere allenati per adeguarsi ai ritmi della vita in quei posti di segherie e operai, ma anche quanto uomo, richiede di far parte di un eco sistema specifico.
inverni intensi, boschi sterminati in cui perdersi non è impossibile nemmeno per persone cresciute lì ed esperte, ma soprattutto per ogni uomo e donna corazzarsi contro abusi e sopraffazioni da parte di un poliziotto che è divenuto proprietario di ampie porzioni di boschi grazie alla truffa e all'inganno, e ad un utilizzo della forza e della violenza per mantenere il potere rubato e strappatocon la legge dell' UOMO è UN LUPO PER GLI UOMINI.
lillian(julia styles) torna nel paese dov'è nata dopo essersene allontanata, a causa della morte della madre.
entra in possesso della casa materna ereditata, ma disgraziatamente e inevitabilmente, lavorando in un bar entra nelle mire di blackway(liotta) il boss della zona a cui tutti devono soggiacere in omertoso silenzio.
fuggita ad un primo assalto, se lo ritrova fuori casa che tenta un secondo assalto, dal quale riesce a fuggire nuovamente , ma per dispetto gli decapita il gatto.
si reca dallo sceriffo, ma l'unico consiglio che le da oltre a quello di vendere tutto al miglior afferente(e possiamo ben capire quale potrebbe mai essere l'offerta)e svignarsela con la coda tra le gambe, dopo aver ricevuto un sonoro vaffa, le dice di provare alla segheria e di chiedere di u certo scotty, che potrebbe essere una delle poche persone con un briciolo di ascendente.
ovviamente questa opzione fallisce, anche perchè scotty è stato pesato a sangue da blackway, ma la ragazza esce dalla segheria con l'aiuto di les(hopkins) un vecchio operaio, la cui moglie è fuggita con il farmacista e la figlia è mprta per un overdose, e nate un ragazzone grande e grosso, timido e balbuziente, che viene ospitato da les, quando nate con la madre, un integralista cattolica.
bene, l'armata brancaleone si è composta e inizia il viaggio alla ricerca di blackway per la resa dei conti.
prima di trovare il padre cattivo della cittadina, sono costretti a provare per svariati posti che sono gironi infernali, dove si raffinano droghe, le ragazze del posto si prostituiscono seviziate in tutti i modi possibili, per dosi e pochi soldi e chiunque non vuole parlare per il terrore di ritorsioni.
alla fine raggiungono un posto isolato, dove les ha lavorato da giovane e dove giacciono ancora tutti i macchinari abbandonati, e che è un luogo dove blackway si rintana al sicuro e sicuro che nessuno lo verrà a cercare dopo aver seminato il terrore anche negli uomini più duri.
ovviamente dopo aver maldestramente visitato i vari posti dove blackway poteva essere trovato, aver distrutto una raffineria di droga, e aver picchiato e spezzato un dito al suo socio murdoch, blackway è sul chi vive e l'esser giunti nella sua tana del lupo è l'aver lasciato scientemente briciole per essere seguiti e individuati, ciò che immancabilmente accade.
lillian e nate si accampano attorno ad un grosso fuoco mentre les si apparta; immancabilmente i due giovani vengono sorpresi e la resa dei conti, sarà secca, veloce e senza fronzoli.
come possono un vecchio provato e deluso dalla vita(hopkins al suo meglio quando si ritrae nella sottrazione di quel suo sguardo glaciale e opaco e nella gobbetta da anziano della sua esperienza), una giovane che rientra con la coda tra le gambe dalla sua "prova" lontana dal nido(styles una maschera severa dove occhi e bocca sono fessure per proteggersi dal mondo) e un ragazzone balbuziente che cammina perennemente a testa bassa, con una madre che ogni tre per due lo caccia di casa e viene accolto da les sul suo divano(ludwig, sconosciuto ma capace di adattare corpo e espressione nel dar forma ad un essere umano intrappolato e imprigionato in una gabbia grigia di violenze mentali e obbligo a difendersi fisicamente) affrontare un ex poliziotto trasformatosi in un demonio mafioso che ha potere su uomini e cose?
lo spiega innocentemente e pacificamente les, che con blackway ha un conto in sospeso proprio dal giorno in cui ha sepolto la figlia.
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