Regia di Jia Zhang-ke vedi scheda film
FESTIVAL DI CANNES 2015 - CONCORSO
A fine anni '90 una donna è indecisa se seguire le ragioni del cuore e sposare un onesto e timido minatore o invece un furbo uomo d'affari che investe in miniere e specula maldestramente. Ovviamente la donna proenderà per quest'ultimo, che la allieta con auto di lusso e una vita decisamente più promettente. Nel 2014 la coppia è già scoppiata e la madre perde l'affido del figlioletto, che va invece a vivere col padre divenuto milionario. Tuttavia la moglie, venuta a sapere del tumore ai polmoni di cui soffre l'ex spasimante operaio, si offre di sovvenzionargli le cure per cercare, invano, di riuscire a tenerlo in vita ancora un po'.
Nel 2025 il figlio della coppia, trasferitosi da anni in Australia per volere del padre, ha nel frattempo non solo perso le tracce della madre, ma anche disimparato la lingua natale a favore di un più asettico ed universale inglese.
Mountains May Depart (2015): Zhao Tao
Mountains May Depart (2015): Zhao Tao
Grazie all'aiuto di una professoressa-amante matura che potrebbe figurare come sua madre, il ragazzo decide di abbandonare la frivola vita del figlio di papà e decide di far rientro presso la madre, che ntanto vive di ricodi e balla sulle rive del lago ghiacciato, sempre la solita spumeggiante Go West di cui sopra.
Zhang-Ke gira una pellicola anche inevitabilmente discontinua e disomogenea, di tre episodi concatenati dal corso del tempo e che ci inducono tuttavia a riflessioni complesse ed intime su ciò che sono i nostri affetti e ricordi, comunque non cancellabili dal tempo e dal destino avverso.
Sorvoliamo stati d'animo più intimisti del precedente ed ancor più bello "Il tocco del male", ma il film è un ulteriore ottimo ed imprescindibile tassello di una saga familiare governata da scelte imprudenti ed infelici e da individui che cercano delle risposte, sapendo già di non avere il tempo per ottenerle, almeno nella totalità.
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