Regia di William Wyler vedi scheda film
Il pregio innegabile di Vacanze Romane è l'evitare un esagerato happy ever after: la felicità può essere anche un solo gradevolissimo momento, cosa che forse è l'essenza stessa della vita.
La principessa Anna, erede al trono di un regno immaginario, giunge a Roma dopo aver visitato altre capitali europee. La rigida etichetta che è obbligata ad osservare la esaspera ed una sera, eludendo la sorveglianza del suo seguito, esce sola per le strade. Poichè il medico, per mitigare il suo nervosismo, le ha praticato un'iniezione calmante, le accade di addormentarsi su un muretto. Qui la scopre il giornalista Joe Bradley, il quale, non riuscendo a sapere da lei il suo indirizzo, la porta a casa sua, dove la sconosciuta s'addormenta su un divano. Le notizie raccolte la mattina seguente al giornale rivelano a Bradley che la sconosciuta è la principessa Anna ed egli si appresta a ricavare dal casuale incontro un articolo sensazionale. Segue la giovane principessa nel suo vagabondaggio, mentre un amico, unitosi a loro, va scattando fotografie...
I protagonisti sono tre:
La scelta stilistica del b/n è azzeccatissima, permette di godere al massimo delle bellezze di Roma e concentrarsi sui protagonisti.
Tra gli altri attori mi è piaciuto tantissimo Eddie Albert (Irving).
Certamente un bel film, con diversi momenti puramente improbabili che però contribuiscono all'atmosfera sognante.
Voto: 7.5/10
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