Regia di William Wyler vedi scheda film
Principesse azzurre in cerca di normalità...è questa l'idea principe che sorregge questo film:che cosa farebbe una principessa presa di peso da una fiaba se conoscesse un po'di realtà vista dalla parte del popolo?Qui fa una bella vacanza a Roma a rimorchio di un baldo giornalista americano che fiutato lo scoop si fa fotografare sempre e comunque assieme a lei impegnati in gite,balli e risse varie.Ma l'amore prende il sopravvento e la principessa deve ritornare con amarezza al suo ruolo mentre il giornalista nel finale ha la faccia di ha avuto una grossa occasione e gli è scivolata tra le mani.E'un film sentimental-pop a grado zero di complicazione che si ricorda soprattutto per le gite abbracciati sulla Vespa per le vie di Roma inquadrata in formato panormaico,tipo cartolina da esportazione o per la scena di lui alla bocca della verità che scatena in lei una reazione di paura probabilmente non così pianificata a tavolino.Una soggetto(premiato con l'Oscar) di Dalton Trumbo più furbo che ispirato che però origina un film senza dubbio piacevole e con quel pizzico di spensieratezza che non disturba affatto.Audrey Hepburn col suo vitino da vespa e i suoi occhioni da cerbiatta farebbe innamorare anche le pietre,mentre Peck ha quell'aria a metà tra il nerd e il macho che attira parecchio....
particina
il fotografo,con quella barba sembra un perfetto clone del capitano Achab in Moby Dick
a metà tra il macho e il nerd,comunque funziona
vince subito un Oscar con questo film:un ciclone di bellezza e tenerezza...
si limita a inquadrare Roma nel modo più turistico possibile
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