Regia di Adam Alleca vedi scheda film
Uno stallo lungo un film ...
Una bambina , unica testimone di un omicidio multiplo , si rifugia in una casa di campagna abitata da un reduce sull' orlo del suicidio ... Un film con una trama molto semplice e lineare , incentrato tutto sul lunghissimo stallo che si crea tra i protagonisti . Ma è un film che tuttavia riesce a non annoiare e , anzi , a mantenere una discreta tensione per l' avvincente duello psicologico ingaggiato tra le due parti in causa . Il merito va forse , oltre ad una facile immedesimazione dello spettatore con il personaggio buono , ad un' ambientazione quasi western , in una casa isolata tra i campi , con ampi spazi ma con l' azione racchiusa tra quattro claustrofobiche mura . Nella sceneggiatura non manca qualche ingenuità , che comunque riesco a perdonare . In particolare il killer un po' troppo attendista , il poliziotto un po' troppo incerto ed il finale un po' troppo buonista .
Adam Alleca esordisce alla regia e produce una pellicola abbastanza statica , quasi teatrale , ma che si giova di due buoni protagonisti come Laurence Fishburne e Thomas Jane che , pur duettando a distanza , riescono a fornire una buona dose di suspense e di emotività ad una vicenda basata su di una solida sfida di nervi tra di loro . Si dimostra bravina pure la ragazzina Ella Ballentine , già abbastanza esperta . Per cui la sufficienza , a mio giudizio , è abbondante . Da 6,5 .
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