Regia di Fouad Mikati vedi scheda film
Ancora un personaggio disturbato per Rosamund Pike ...
Un' infermiera , dopo essere stata violentata , va a trovare in carcere il suo aguzzino e , quando questi finisce di scontare la pena , lo accoglie persino in casa ... Rosamund Pike è senz' altro una brava attrice , ma non vorrei che rischiasse di restare imprigionata nel personaggio del suo film più celebre , quel " Gone girl " in cui interpretava una psicopatica . Certo la pellicola di Fincher ( tra l' altro antecedente di un solo anno ) non può essere messa sullo stesso piano di questo film mediocremente piatto e prevedibile , diretto dallo sconosciuto Fouad Mikati .
Il grosso problema di questa pellicola è che non avvince nè emoziona lo spettatore , che capisce già quasi subito l' inerzia della trama , tra l' altro smaccatamente lenta . Come ciliegina su di una torta già scadente , abbiamo poi un finale tronco ( forse per pudore ) , che sconcerta parecchio lo spettatore medio . Come già detto la Pike ( su cui poggia tutto il film ! ) è brava a dare vita ad un personaggio psicologicamente disturbato , freddo ed oscuro . La controparte è lo sconosciuto Shiloh Fernandez , qui inquietante ed ambiguo , mentre il padre è interpretato dal vecchio Nick Nolte , sempre molto credibile . Ma è un film scialbo , che non mi è piaciuto e perciò gli do 4 tondo .
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