Regia di Terence Young vedi scheda film
Alfredo Bini, grandissimo produttore indipendente del nostro cinema insieme a Cristaldi (che poi provengono ambedue dalla Vides), tenta la carta internazionale, ma sbaglia regista e sceneggiatura.Il cast, sulla carta sarebbe ottimo, ma evidentemente lo sforzo prodittovo non è bastato.
Ci sono truccatori, costumisti che non fanno il proprio lavoro, ma abbozzano e ridicolizzano i costumi e gli attori. La storia interessante di per sé stessa (a un romanzo di Conrad), con il suo tipico antieroe che poi diventerà eroe suo malgrado, perde forza e significato. Una direzione degli attori ed un taglio di montaggio superficiale e poco attento, solo Quinn riesce ad emergere da questa sabbia mobile.Mi sembra che il finale visto in questa versione differisca da quello ufficiale, dove si vedeva la piccola tartana allontanarsi nel mare con un suo destino non troppo specificato, mentre qui si vede anche una storia di pochi minuti ancora che specifica meglio la fine..; importante?? Non è questo che determina la validità del film.
Un capitano francese, dal passato sospetto di pirateria, rientra in Francia nel momento post-rivoluzionario a cui seguirà quello napoleonico. Lo stato si è servito di lui ed a sua insaputa, come specchietto delle allodole, qunado se ne accorgerà sarà troppo tardi e sarà inevitalbile il suo intervento
Morricone si esprime benissimo in un bel tema arioso, ma anche dai punti cupi, che lo distinguino nella sua bellezza dalla mediocrità del contesto
In ragazzo storpio.. poco significativo, anche se nell'economia della storia sarebbe servito a dovere
In cattivo dal pasato torbido: ottimo attore che ce la mette tutta, malgrado la sciatteria della sceneggiatura
Una attrice e donna cosi' ridicolizzata!!Una pettinatura, da prendere a schiaffi il parrucchiere ed il regista.. Ma proprio non sapevano chi era Rita?? Malgrado questo, il suo sguardo maturo è sempre uno sguardo che prende lo schermo, anche se fatto passare in secondo ordine.
Un clone della Lollobrigida, solo che manca la sua presenza scenica e recitativa, eppure questa attrice (moglie all'epoca del produttore) ha avuto degli esordi ottimi e qualificanti come La Sfida di Rosi, da vedere per giudicare!
Be', regge completamente il film, anche perché è il suo personaggio che troneggia; ma la particolrità diQuinn è stata anche questa di dare credibilità ai suoi personaggi malgrado, alle volte i film in sé stessi.
Un regista che è al suo massimo in 007: Dalla Russia con Amore, dove sforgia una spy story veramente classica e da ritenersi la base del sienma di genere; questo gli ha fatto prendere una credibilità falsa, che lo ha portato a certe operazioni, dove era più importante lui, come regista divistico, che poi il film stesso. Qui sbaglia tutto, come aveva fatto in Moll Flanders.
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