Regia di Billy Ray vedi scheda film
Quando chiamano gli agenti della squadra omicidi per un corpo trovato in un cassonetto presso la moschea tenuta sotto sorveglianza, anche Ray dell'FBI si unisce ai colleghi. E tocca proprio a lui accorgersi che quel corpo appartiene alla figlia della sua collega Jess....
Remake di un film omonimo argentino del 2009, quest'opera di Bill Ray viene definito action-movie.
Eppure per aspettare un po' di azione bisogna aspettare quello che una volta sarebbe stato la metà del secondo tempo: una bella attesa!
Forse non giova al pathos il fatto che la storia sia narrata su due binari cronologici paralleli a distanza di 13 anni, entrambi pieni della stessa ansia di trovare il colpevole e della frustazione di non potervisi riuscire. Dico così perché entrambi i filoni si scaldano nel finale, arrivando ad un eccesso conclusivo cumulativo, che avrei visto meglio srotolato in maniera più lineare con una narrazione tradizionale.
Ma non convince del tutto neanche l'interpretazione degli attori, in particolare di Julia Robert (Jess) in un ruolo superdrammatico che forse non è nelle sue corde, mentre Nicole Kidman ripropone la sua algidità già nota che rende improbabile la parte "sentimentale" della storia.
Il dibattito etico finale sull'applicazione della giustizia, tra uso strumentale dei reati in nome di interessi superiori desiderio di fare vendetta privata arriva quasi a proiettarsi avulso e comunque non affrontato con una dovuta carica introspettiva.
Insomma deludente, nonostante i presupposti. E come spesso capita con i remake americani, molto probabilmente più brutto dell'originale (che però non ho visto).
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