Regia di Billy Ray vedi scheda film
Tutto va bene, alla sezione FBI di Los Angeles, nel 2002: Ray (Chiwetel Ejiofor), agente brillante, fa gli occhi dolci alla nuova procuratrice distrettuale Claire (Nicole Kidman), mentre la veterana Jess (Julia Roberts) li sfotte amabilmente e il collega Siefert (il Michael Kelly di House of Cards) non perde occasione per dimostrarsi odioso. Ma un orrendo delitto frantuma le esistenze di tutti: Carolyn, figlia adolescente di Jess, viene trovata morta, dopo essere stata stuprata, torturata e abbandonata in un cassonetto. Il remake hollywoodiano, a poco più di un lustro di distanza, dell’argentino Il segreto dei suoi occhi, Oscar al miglior film straniero 2010, provoca mutazioni minimali al plot (il baseball al posto del calcio, etc.), al fine soprattutto di rendere la questione centrale ancor più personale: e infatti è Julia Roberts, madre sfibrata dall’ossessione per la vendetta, a mangiarsi il film con un’interpretazione intensissima, relegando Ejiofor e Kidman - ufficialmente i protagonisti - sullo sfondo. Per il resto, non si può definire quella di Billy Ray davvero una “brutta copia”, quanto un’operazione inutile: il ricollocamento dall’Argentina post dittatura alla paranoia Usa post 11 settembre si rivela molto meno significativo di quel che ci si aspetta, la progressione narrativa perde tutto ciò che semina mentre si avvicina alla prevedibile risoluzione, il discorso sulla passione che consuma è inaspettatamente scialbo. Certo, il ritmo tiene: ma è abbastanza?
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