Trama
Nel XVII secolo, padre Rodrigues e padre Garupe, due preti gesuiti, affrontano violenze e persecuzioni quando, recatisi nel Giappone sotto lo shogunato Tokugawa, tentano di ritrovare il loro mentore e di diffondere il vangelo. Con un governo che desidera eliminare dal Giappone ogni influenza occidentale, i due preti si separano costringendo Rodrigues a dirigersi verso le campagne e a chiedersi perché il suo Dio rimanga in silenzio mentre i suoi figli soffrono.
Approfondimento
SILENCE: IL SILENZIO DI DIO
Diretto da Martin Scorsese e sceneggiato dallo stesso con Jay Cocks, Silence racconta la storia di due missionari portoghesi che nel XVII secolo intraprendono un pericoloso viaggio in Giappone per cercare il loro mentore scomparso e diffondere il vangelo cristiano. Tutto prende avvio quando padre Sebastian Rodrigues e padre Francisco Garupe, i due giovani missionari, decidono di mettersi sulle tracce di padre Christavao Ferreira di cui non si hanno più notizie. Padre Ferreira era infatti partito per il Giappone per diffondere il Cristianesimo in un Paese che, a seguito delle volontà dei feudatari e dei samurai, aveva deciso di perseguitare coloro che praticavano la religione. I cristiani in Giappone, che continuavano a coltivare la loro fede di nascosto, venivano di conseguenza perseguitati e torturati fino al punto di essere costretti a rinunciare alla loro fede o ad affrontare una morte prolungata e dolorosa.
Con la direzione della fotografia di Rodrigo Prieto, le scenografie e i costumi di Dante Ferretti e le musiche di Kathryn e Kim Allen Kluge, Silence si basa su un pluripremiato romanzo di Shûsaku Endô in cui si esamina la questione spirituale e religiosa del silenzio di Dio di fronte alla sofferenza umana. La lunga trasposizione del romanzo ha avuto inizio nel 1988 quando, durante una proiezione speciale per i leader religiosi di New York di L'ultima tentazione di Cristo, Martin Scorsese ha fatto la conoscenza dell'arcivescovo Paul Moore e questi gli ha regalato una copia del romanzo di Endô, Silenzio. Pubblicato in Giappone nel 1966, dove era stato molto apprezzato, Silenzio conteneva un'analisi intensa, completa e rigorosa, di ciò che era avvenuto ai Cristiani che nel Seicento provavano a evangelizzare il Giappone. Il libro ha subito colpito Scorsese, che varie volte ha dichiarato come il soggetto del romanzo con le sue questioni religiose sembrasse parlargli direttamente e fosse a lui indirizzato: "La materia presentata da Endô nel suo libro è qualcosa che ha fatto parte della mia vita da quando ero bambino. Sono cresciuto in una famiglia fortemente cattolica e sono stato molto coinvolto nelle questioni di Chiesa. Sin da bambino, si sono insediate in me questioni inerenti alla spiritualità e alla fede e Silenzio tocca in maniera diretta quelle stesse argomentazioni a cui non ho mai smesso di pensare. Il mio Silence, riprendendo le fila del romanzo, racconta la storia di un uomo, padre Rodrigues, che impara in maniera dolorosa che l'amore di Dio agisce in maniera ancora più misteriosa di quella che conosce ed è sempre presente, anche nel suo silenzio, in modi che gli uomini non sempre vedono", ha sottolineato il regista.
Curiosità
IL ROMANZO DI SHUSAKU ENDO
Silenzio, il romanzo di Shûsaku Endô, è ambientato nel Giappone del Seicento nella cosiddetta era 'Kakase Kirishitan' (dei Cristiani nascosti) e sin dalla sua pubblicazione è considerato come uno dei migliori romanzi del XX secolo. Pubblicato nel 1966, ha ricevuto il prestigioso premio Tanazaki e ha venduto milioni di copie in tutto il mondo. Il romanzo trae spunto da uno scandalo storico legato alla Chiesa che aveva avuto eco in tutto il mondo: la defezione di padre Christovao Ferreira, un gesuita portoghese che ha rinunciato alla religione cattolica, è divenuto uno studioso buddista e ha sposato una donna giapponese.
I Gesuiti, i membri della Compagnia di Gesù, costituiscono ancora oggi il più grande ordine religioso di sacerdoti e fratelli della Chiesa cattolica. Storicamente impegnati nell'evangelizzazione dei popoli e nel ministero apostolico, i Gesuiti si sono da sempre impegnati a fare opere buone in materia di istruzione (hanno fondato scuole e università), ricerca intellettuale, attività culturali, diritti umani e giustizia sociale. Fondato nel 1530 da Ignazio di Loyola, l'ordine si basa sui voti di castità, povertà e obbedienza al Papa.
Il cast
Regista di Silence è Martin Scorsese, uno dei maggiori e più importanti registi della storia del cinema. Autore di pellicole che hanno spesso come tema centrale la violenza, la colpa, il peccato, la religione, i conflitti tra gang e l'identità siculo-americana, Scorsese, i cui nonni erano originari di Polizzi… Vedi tutto
Trailer
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Commenti (33) vedi tutti
l'ho trovato noioso, inutilmente lento e autoreferenziale. Abbandonato dopo mezz'ora.
commento di Artemisia1593Per me è un grande film. Esteticamente parlando potrei persino azzardare a definirlo il più straordinario ed avvolgente fra quelli realizzati dal regista: i rumori, le urla, le parole, scandiscono il suo ritmo, diventano, insieme alle suggestive immagini, la partitura di un mondo barbaro e primordiale tutto da guardare ed ascoltare.
commento di (spopola) 1726792"Mission" impossible.
leggi la recensione completa di leporelloQualcunque cosa declini la sua esistenza nel non agire, nel silenzio, nell'indifferenza, nell'assenza se non immaginaria, di fatto NON ESISTE. Se si suppone esista qualcosa, ma quel qualcosa non interagisce in alcun modo con la realtà, è come non esistesse. Di un dio che non interviene e ci abbandna nel silenzio non ci si può fidare.Meglio il sole.
leggi la recensione completa di BradyNonostante qualche lungaggine, il film è molto interessante ed è anche bello e ricco di immagini altamente suggestive.
leggi la recensione completa di laulillaCon la sua terza discesa negli abissi dell'intimismo religioso e spirituale, dopo 'L'ultima tentazione di Cristo' e 'Kundun', notevoli e potenti, il grande Scorsese si spinge ancor più in profondità compiendo, per me, il vero capolavoro...
commento di DavideKingInk80Il film è bello, con una bella trama. Gli attori sono scadenti. Insomma con altri attori sarebbe stato un gran film.
commento di giorgio8306Un buon film! Ben fatto!
commento di Yusaku87Non un brutto film e forse neanche un film per tutti.
leggi la recensione completa di tobanisInutilmente lungo, ma il tema è interessante. Comunque, alla fine, quasi “si tiene” per l’Inquisitore Giapponese (cioè se ne condividono le ragioni) dissociandosi dal Gesuita Portoghese. Ma perché mai per secoli il Cristianesimo ha avuto la pretesa che il suo Dio fosse quello giusto, ritenendo che Quelli degli altri fossero tutti sbagliati?
commento di paoscaAmbientazioni ricche di fascino e mistero fanno da cornice ad un avvincente dramma storico che si interroga su temi profondi quali fede, libertà di pensiero e scontro di culture. Da vedere assolutamente per gli appassionati del genere.
commento di Fanny SallyAttori in forma che ammaliano la Pellicola,Film girato e proposto in maniera sapiente ma ... la Storia difficile da seguire perche' e' troppo lunga (ben 250' che sfiancano ...). Peccato perche' sarebbe un Signor Film !!! voto.7.
commento di chribio1La vita è troppo breve per sprecare il tempo a guardare film così insulsi
commento di shitenOpera imponente, studiata e meditata, arricchita da inquadrature suggestive, scenari primordiali, natura spesso nemica, un’opera che conferma la statura di Martin Scorsese quale autore come pochi al mondo, che solo in quanto tale ha potuto trovare, pur con gran fatica, i finanziamenti necessari per girare un film così impegnativo.
leggi la recensione completa di michemarPer me Scorsese ha faticato molto a spiegare i concetti dell'opera,poco spettacolare....e tanto pesante.Voto 5/6
commento di ezioTedio infinito al suon di "apostatize, apostatize, apostatize...". Scorsese, ma che combini?
commento di moviemanFilm che si dipana con notevole lentezza e che, nonostante la drammaticità di molte scene e della tematica evocata (il silenzio divino rispetto alle sofferenze dei suoi devoti) non riesce a commuovere
leggi la recensione completa di GattomammoneFilm complesso, da realizzare e da assimilare. Solo Scorsese poteva povarci e solo Scorsese poteva riuscire a realizzare l'ennesimo capolavoro della sua filmografia
commento di MarcoTUn gran bel film sulla fede e sul travaglio del non ricevere risposte o.....quelle risposte. Intimistico, profondo e riflessivo....una visione che ti cattura anche se i certi momenti manifesta cali troppo manieristici.
commento di ripley2001Quando il perché non è chiaro...
leggi la recensione completa di dibartolocriticSi vede la mano del grande autore.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiQual è il posto per un uomo debole in un mondo come questo?
leggi la recensione completa di champagne1E' un film intenso, intimista, bellissimo. Magnifica la scenografia, ottimi gli interpreti. Le riflessioni sono molteplici, una su tutte: l'abiura. L’abiura è l’estremo atto d’amore di Ferreira e Rodrigues nei confronti dei poveri contadini Kirishitan
leggi la recensione completa di vigor2 ore e 40 lì inchiodata allo schermo, non aggiungerei altro.
commento di sfrisoloTanti temi, molte questioni. Aleatorietà argomentativa la cifra della pellicola.
leggi la recensione completa di falcotto56Sullo sfondo di paesaggi meravigliosi, il nuovo film di Martin Scorsese invita alla riflessione su molteplici temi e dà vita a un prodotto ben fatto, ma con alcuni difetti.
leggi la recensione completa di Simna1990Non solo un film sul silenzio di Dio, ma anche una serrata riflessione sulla presunzione dell'uomo bianco e sulla religione come pericolosa colonizzazione dell'immaginario
leggi la recensione completa di SpringwindQuello che manca è il silenzio.
leggi la recensione completa di ROTOTOM"Una riflessione toccante e drammatica che va oltre la religione e la fede, quanto l'uomo si spinga oltre i suoi limiti a credere in qualcosa , quanto ci tenga veramente alla sua coscienza , quanto sia disposto a combatterla per purificarla . Ci sono momenti che non mi hanno coinvolto , ma certamente rimane un ottimo film per il suo genere".
commento di Infinity94Lento, ripetitivo ma visivamente potente, questo film non comunica molto al di là della vicenda delle persecuzioni dei cristiani in Giappone. Al di là del messaggio contro ogni fanatismo, la vicenda non ha un messaggio contemporaneo, è la mera trasposizione del romanzo.In ogni caso la durata è eccessiva mentre l'ultima mezzora è la più pregnante.
leggi la recensione completa di almodovarianaSilente e intensa preghiera, si configura così questo magnifico e potente film del maestro Scorsese.Regala i mezzi affinché il pensiero dello spettatore vada nei meandri del ragionamento metafisico accompagnato dalle immagini e dalle parole, pesate con giusta misura, della pellicola. Tante importanti domande le quali rimanda laRiposteAlloSpettatore
leggi la recensione completa di Galagan91Come si pratica la fede? Cosa vuole (qualunque) Dio per le sue creature? Martin Scorsese scolpisce un’opera che parla direttamente all’uomo, e dell’uomo, di ogni epoca. Fermatevi un attimo, toglietevi le vostre vesti (simboliche) e riflettete. E se amate l’arte, godetene tutti.
leggi la recensione completa di supadanyLe sfaccettature di una passione....la potenza salvifica del martirio....Silence si rivela un film profondissimo, intimo e personale quanto mai prima in Scorsese, in grado di sondare i limiti umani della fede, lungo un viaggio che rappresenta una variazione mistica dell'esperienza umana di Cuore di tenebra.
leggi la recensione completa di alan smithee