Regia di Guido Gomas, Manfredo Manfredi vedi scheda film
in tutti i corti proposti dalla benemerita redazione di fuori orario di manfredo manfredi, si parla di lotta e sopraffazione. qui viene proposta la storia di un pastore che diventa bandito per vendicarsi della spietata e inutile morte del padre pastore. ma siccome il sangue ne chiama altro e siccome il sangue non è acqua, anche quando stanco di tutto quello che il suo atto di bambino disperato si è trasformato negli anni, fino a diventare una società di anonima sequestri, cerca redenzione nell'auto denuncia ai carabinieri, la redenzione la trova solo nel proprio sangue. viene sparato da una voce anonima che nel buio lo uccide. il tratto duro di manfredi si confà benissimo alla terra sarda che cerca di ricreare attraverso le tavole. la stessa cieca paura delle pecore la ritroviamo negli occhi del bambino che vede il padre morire e imbracciare un fucile per uccidere uno dei banditi rei. tra una pecora scannata e spellata a testa in giù e un sequestrato che cerca di fuggire una volta visti i visi dei banditi non c'è differenza. il sangue viene versato come fosse acqua ma non è la stessa cosa. bello e potente.
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