Regia di Manfredo Manfredi vedi scheda film
nel 1973 manfredo abbandona il suo pessimismo per abbracciare un sognante ottimismo da regalare al tristo e incolore uomo cittadino della società moderna occidentale. parliamo dei lavoratori che tutti i giorni prendono la sotterranea e come un branco di pecore irrigimentate dai cani dell'economia prendeono la metro per recarsi ai loro recinti. il protagonista è un ometto come tanti, in giaccravvattato, con delle ombre scure al posto di occhi che sembrano non poter far altro che sognare invece che vedere. il viaggio si animerà di improbabili viaggi lisergici che solo il bisogno di fuga può trasmetteri, oltre la droga ovviamente. una musica pop-prog accompagna il viaggio under the earth del nostro omino che tanto prima o poi dovrà riemergere a farsi carico dei propri diritti-doveri. sembra che manfredo ci guardi sorridendo ma senza giudicare, anzi ben conscio regala agli ometti quali noi siamo una via di fuga che faccia sorridere quelle orbite scure che abbiamo al posto dei globi oculari.
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