Regia di Camillo Mastrocinque vedi scheda film
Antesignano,se si vuole,dei vari "Natale..."qua e là,"Vacanze d'inverno" è in effetti il prototipo dei grandi successi vanziniani e parentiani:impiegati in vacanza-premio che perdono la testa per nobildonne,un receptionist scafato che presta un appartamento a danarosi signori che vogliono cornificare le moglie,maestri di sci timidi che corteggiano belle signore sole,e via enumerando.La regia del collaudato Camillo Mastrocinque ha garbo,ma il film intreccia le varie storielle senza verve effettiva,incanalando attori di qualità e belle donne,senza dire granchè di nuovo,nè graffiare a livello di costume.Buon incasso al tempo della sua uscita,ha il suo meglio nel dialogo tra Sordi e De Sica quando quest'ultimo presenta il conto al borghesuccio in libera uscita,e,come prevedibile,viene fuori che il cliente ha speso troppo e non riesce a pagare il conto,ammiccando alla comprensione dell'altro.Ma se mancano le volgarità degli "eredi",c'è da dire che all'epoca si vedeva molto di meglio,con interpreti così,e naturalmente i finali delle varie situazioni sono sempre all'italiana,abbozzano,strizzano l'occhio e in fondo,basta che ci sia il sole,basta che ci sia il mare..(o la neve....),ci si perdona e si torna a casa dalla moglie o da mammà.
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