Regia di Manfredo Manfredi, Pavao Stalter, Branko Ranitovic vedi scheda film
Medioevo. La peste imperversa e un gruppo di nobili, rinchiuso in un castello, se la spassa beatamente. Fino all'arrivo di un inquietante personaggio mascherato.
Uno dei primi lavori realizzati da Manfredo Manfredi per il cinema è questo La maschera della morte rossa, tratto da un racconto di Edgar Allan Poe (pure non menzionato nè nei titoli di testa, nè in quelli di coda) tramutato in sceneggiatura con piglio risoluto e atmosfere debitamente inquietanti da Zdenko Gasparovic e Branko Ranitovic. Si tratta di una coproduzione fra Italia ed ex Jugoslavia, un cortometraggio che in appena undici minuti e senza alcuna parola - solo musica e rumori di scena, tratto caratteristico di Manfredi - ricrea l'angosciante vicenda di una sfida nei confronti della morte, naturalmente persa. L'animazione è minimale, i disegni sembrano prendere spunto dai lavori di Terry Gilliam per il Monty Python's flying circus; il tono di terrore che permea il film è seriamente impressionante. Il regista, noto per avere realizzato la sigla di Carosello, proseguirà il suo percorso cinematografico con opere di simile fattura (ma argomenti anche meno pesanti) fino alla fine del decennio. 6,5/10.
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