Regia di Ninì Grassia vedi scheda film
Un sedicente industrialotto, un girovago un po' scemo e una bella ragazza arrivano a Palinuro. L'estate è lunga e piena di occasioni, che non tarderanno per la giovane naturalmente; mentre i due uomini nonostante le ripetute avances con varie turiste andranno sempre in bianco.
"Le chiavi?", chiede Cannavale uscendo di casa; Bombolo risponde, poco più in là: "Macchè! Le ho appena conosciute!", guardando due ragazze che lo hanno fermato per un'indicazione. Vacanze d'estate è tutto su questo tenore: barzellettistico è ancora poco per descriverlo, perchè le battutacce da caserma e le gag sguaiate che compongono bene o male la trama del film sono oltrettutto ormai vecchie, spesso già sfruttate da altre commedie eroticodemenziali nostrane e, addirittura, a un certo punto in uno sketch si arriva a plagiare un racconto breve di Achille Campanile, ovviamente senza citare in alcun modo la fonte (quello del telegramma ai parenti). Bombolo e Cannavale sono comunque una forza della natura e questa è l'ultima occasione per vederli recitare insieme: pazienza. Patrizia Pellegrino è la coprotagonista femminile, unico altro nome degno di qualche rilievo. La sceneggiatura di Ninì Grassia è perfettamente in sintonia con la sua regia, approssimativa e dilettantesca; anche per il genere, questa pellicola rimane fra le meno memorabili in assoluto. 2/10.
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