Regia di Matthew Ross vedi scheda film
Per conoscere effettivamente una persona, occorre parecchio tempo, quello che non è a disposizione quando un colpo di fulmine irrompe sulla scena di punto in bianco e la passione schiaccia ogni altra prerogativa, prendendo inequivocabilmente il sopravvento. In casi del genere, è inevitabile affidarsi alla fiducia, sperando che la conoscenza graduale non faccia emergere amare sorprese.
Ora, io vi/mi auguro sempre il meglio quando una storia d’amore è all’alba e tutto appare talmente meraviglioso da non sembrare vero, però sarebbe sempre meglio tenere gli occhi aperti, in modo tale da non precipitare dalla padella alla brace.
Un po’ come accade in Frank & Lola, un thriller patinato che prova a deviare l’attenzione altrove ma che, alla resa dei conti, vanifica ogni intenzione, dissolvendosi nel nulla.
La relazione sentimentale tra Frank (Michael Shannon), uno chef affermato, e Lola (Imogen Poots), una ragazza che aspira a sfondare nel mondo della moda, parte con il vento in poppa.
Lei è talmente lanciata da aiutarlo nella sua carriera chiedendo un favore al suo capo Keith Winkelman (Justin Long), che gli offre l’aggancio per ottenere un posto di lavoro invidiabile.
Contestualmente, Frank scopre alcuni lati oscuri del passato di Lola, che lo portano a incontrare lo scrittore Alan Larsson (Michael Nyqvist), un uomo sessualmente perverso, e Claire (Emmanuelle Devos), una donna che gestisce un bordello d’èlite.
Da questa sua indagine non ne uscirà nulla di buono.
Per soggetto e impronta, di film dal modesto lignaggio di Frank & Lola, ne sono transitati già a bizzeffe. In questa circostanza, sussistono pure delle aggravanti, a cominciare da un cast formidabile gettato alle ortiche, per terminare con una carcassa estetica che cerca ripetutamente di costituire una nervatura autoriale senza tuttavia fabbricare un minimo quantitativo di costrutto, finendo per ristagnare in un esercizio vacuo e sfiancante.
A prescindere, ogni sforzo è del tutto inutile giacché tra amore e ossessione, tradimento e gelosia, fiducia e vendetta, il film diretto da Matthew Ross si lancia nel vuoto senza cautelarsi portandosi appresso un paracadute.
Entrando nella materia viva, l’armamentario è tanto scontato quanto spuntato e sfasato, il passo non è da fulmine di guerra e la sostanza non scardina le barriere della sensibilità, senza nemmeno possedere diversivi adeguati per condurre l’attenzione in altri lidi.
Per giunta, i raccordi rimangono esili e la costruzione procede a ondate, spaziando da Las Vegas a Parigi, con l’aggiunta di una ridda di coincidenze e superficialità che uccidono ogni possibile forma di pathos.
Un dispositivo pieno di falle, che mette in permanente difficoltà anche un gigante della recitazione qual è Michael Shannon, mentre Imogen Poots rimane imprigionata unicamente nella sua sensuale bellezza e due ottimi interpreti quali sono Emmanuelle Devos e Michael Nyqvist finiscono miseramente sprecati.
In definitiva, Frank & Lola è una portata che hai già assaggiato più volte e della quale puoi fare tranquillamente a meno. Un thriller pretenzioso dalla guaina levigata, che incute un po’ di soggezione per poi disperdersi in vuoti d’aria che annullano ogni presupposto, tra spasmi inconsulti e una presa lasca, con un effetto domino dispiegato nel peggiore dei modi.
Improvvido.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta