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Il figlio di Saul

Regia di Laszlo Nemes vedi scheda film

Commenti brevi
  • Il film si svolge in terza persona ed è difficile da seguire. Le riprese smorzano ripetutamente la messa a fuoco di comparse, sfondi ed oggetti. Nella maggior parte delle scene gli attori sussurrano (con voci indistinguibili) senza essere inquadrati o senza essere rivolti verso la telecamera. Uno dei pochissimi film che ho stoppato.

    commento di puntodivista
  • Interessante anche se un po' claustrofobico (buona parte delle riprese sono di 'schiene' degli interpreti). Anche la storia è valida anche se, in verità, non si capisce il perché di questo improvviso risveglio; non era certo il primo bambino che aiutava ad uccidere. Avrebbero dovuto lasciare il lavoro sporco ai tedeschi!!!! Non sono assassini?

    commento di Brady
  • Dove la verità viene messa a nudo senza essere mostrata

    leggi la recensione completa di Bojack
  • Un film sulla shoah è sempre un film sulla shoah...

    commento di slim spaccabecco
  • Film che parte crudo e forte nella prima mezz'ora ma poi nonostante le cose ahime' si sappiano bene,non riesce ad essere cosi' emblematico come all'inizio.Purtroppo occasione (visto il Tema trattato ...) un po' sciupata.voto.6.

    commento di chribio1
  • Finalmente un film sulla shoah che esce dalla banalità, dal già visto e dalla retorica: il ritmo del massacro si sente direttamente sullo stomaco, non dà tregua e non consente di coinvolgere né il cuore né la ragione...

    commento di ssiboni
  • Opera soggettiva e quadrata nella forma e nella sostanza. Immedesimazione totale negli occhi del protagonista senza possibilità di evadere.

    leggi la recensione completa di tafo
  • Ho visto tantissimi film sull'argomento della Shoah e sinceramente posso dire che, per quanto mi riguarda, questo è il film più brutto che abbia visto; per quanto capisca l'intento del regista e dello sceneggiatore di questo film, l'originalità delle riprese e tutto il resto, trovo questa pellicola noiosa e con una trama pressoché inesistente.

    commento di clycla
  • Un film necessario, indispensabile, e fatto con somma maestria e rispetto.

    leggi la recensione completa di tobanis
  • *****Opera immensa e sconvolgente. Il protagonista viene pedinato dalla cinepresa a distanza ravvicinata. Il suo volto impietrito occupa la totalità dello schermo. Lamenti e rumori sono fuori campo, le immagini dell’orrore appaiono sfocate sullo sfondo. Chi guarda, non solo percepisce, ma sprofonda egli stesso nell’abisso dell’Olocausto.

    commento di Estonia
  • un film vero ed efficace nella sua ricostruzione storica e tragica altro che la vita è bella di begnini favola piacevole ma favola qui ben altro èil rapporto tra padre e figlio il mio voto è un 9 pieno

    commento di peppesacerdos
  • Un capolavoro di tenacia e rigore espressivo. Un film insostenibilmente vero.

    leggi la recensione completa di OGM
  • Sconvolgimento sensoriale. Inferno in terra. Non pensare, solo eseguire, a stento parlare. Ridurre all'essenziale il campo visivo. Lasciare fuori fuoco l'orrore in cui si è finiti per poterlo meglio sopportare. Non posare lo sguardo su niente e nessuno, si potrebbe provare compassione, scoprirsi ancora umani dove di umano non v'è più traccia.

    commento di amandagriss
  • Degno di stare accanto a Shoah di Lanzmann e a Nuit et brouillard di Resnais, Il figlio di Saul di Laszlo Nemes è un’opera che rispetta la memoria e onora i morti. Bisogna vederlo dopo aver seguito una sezione di Shoah, a circa metà film, là dove Lanzmann incontra Filip Müller, sopravvissuto alle cinque liquidazioni di Sonderkommando di Auschwitz

    leggi la recensione completa di yume
  • "Se con l'Olocausto Dio ha scelto di interrogare l'uomo,spetta a questi rispondere con una ricerca che ha Dio come oggetto" Elie Wiesel

    leggi la recensione completa di GIMON 82
  • Saul sa di morire ad Auschwitz, si sente chiamato ad una missione per risorgere. Il film di Nemez chiede di non voltare lo sguardo davanti alla barbarie dell'assolutismo, nella solitudine della coscienza. "Amici? I tuoi amici? Se chiudi loro insieme in una stanza senza cibo per una settimana..allora tu vedi cosa è amici!" (Maus, Art Spiegelman)

    leggi la recensione completa di Kurtisonic