Regia di M. Night Shyamalan vedi scheda film
Inutile ennesima produzione low budget targata Blumhouse: tradisce le aspettative dello spettatore in tutti i sensi, anche per un finale cialtrone e ruffiano, spinto a forza nel sottogenere thriller.
Costretti a passare qualche giorno dai nonni, perché la madre deve partire, fratello e sorella si ritrovano improvvisamente catapultati in un incubo: i due anziani, infatti, mostrano strani comportamenti, quasi terrificanti nelle ore notturne.
Shyamalan ha uno stile di regia tutto particolare: o lo si segue o ci si addormenta. E non aiutano nemmeno le sceneggiature (spesso opera sua ovviamente) che inducono spesso alla noia più soporifera. E anche Jason Blum con le sue scaltre produzioni (a basso costo in cerca di massimo profitto) pur se partito decorosamente con Insidious, si è velocemente assopito sulla piatta linea dei Pov e/o del circonvicino found footage. Quindi se all'inizio di un film horror compare la presentazione Blumhouse fate attenzione: la garanzia di trovarsi di fronte ad un prodotto quasi amatoriale (e comunque per niente originale) è altissima.
Tutto questo preambolo per dire che anche The visit ruota purtroppo attorno al facile spavento provocato dalla mediocre messa in scena attribuita alla piccola interprete che sta girando un documentario (sic!) sulla sua famiglia. E già questo preambolo è campanello di allarme che diventa sirena assordante quando dopo oltre mezz'ora ci si accorge che nulla di nuovo sta accadendo. Solo negli ultimi 20 minuti Shyamalan tenta la zampata (di gatto ferito, ahinoi). E anche se nel finale il terrificante regista dimostra certo coraggio, ormai è troppo tardi per giustificare la messa in opera di un prodotto così mediocre, che ruota -qualitativamente- sullo standard di un anonimo debutto low budget...
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