Regia di John Frankenheimer vedi scheda film
Va' e uccidi è uno dei frutti migliori di una stagione foriera di film interessanti, che, ripensati oggi, sembrano le tessere di uno stesso mosaico. E parlo di Sette giorni a maggio (anch'esso di Frankenheimer), A prova di errore (di Lumet), Stato di allarme (di James B. Harris) ed anche Il Dottor Stranamore (di Kubrick). Il sottofondo è la guerra fredda e precisamente il periodo seguente alla cosiddetta distensione post staliniana tra le superpotenze, quando un momento di riflessione sul conflitto di spie si imponeva, al di fuori degli schemi già abusati dei comunisti cattivi e degli americani paladini della libertà. Va' e uccidi è uno dei primi e più riusciti esempi di fantapolitica cinematografica, con un'idea di racconto vincente ed avvincente, soprattutto nella prima parte, quando, con una magistrale sequenza d'immagini, viene mostrato il lavaggio del cervello cui sono sottoposti i soldati americani catturati durante la Guerra di Corea. Ma Frankenheimer tiene in mano la situazione fino al termine, riuscendo a far sì che la storia regga bene, rifuggendo dalle soluzioni e dagli sviluppi più facili e scontati. Cinema meritoriamente democratico e dura condanna dell'idiozia maccartista. Tra gli interpreti, brilla - ed è per me una bella sorpresa - una luciferina Angela Lansbury.
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