Regia di John Frankenheimer vedi scheda film
Preferisco il remake di Demme, uno dei migliori film di fantapolitica di sempre. Questo originale, oltre ad essere un po' prolisso in alcuni frangenti, contiene anche alcuni passaggi a vuoto a livello di sceneggiatura. Piuttosto ambiguo in alcuni momenti, specialmente quando la componente psicologica prende il sopravvento ed entra in scena la "donna di quadri". Ne risente un po' la suspence. Ottima la sequenza dell'attentato, per concisione e pathos; deludente la scena finale, piuttosto retorica, presumibilmente imposta dalla produzione. Davvero straordinari Sinatra e la mitica Lansbury, un po' deludente invece il protagonista (ci voleva un James Stewart o anche un William Holden in quella parte!); brava, anche se sprecata, la Leigh. Quello che rende questo film imperdibile è, a parte l'inquietante anticipazione dell'omicidio di JFK, è la capacità di restituire l'atmosfera e il significato della Guerra Fredda, coi suoi complotti spionistici, i suoi giochi di potere, le sue alleanze occulte, il suo potenziale scentifico asservito al controllo delle menti. Moderna anche la regia, considerando che non era ancora nata la New Hollywood.
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