Regia di Cyril Endfield vedi scheda film
Doverosa precisazione: i due non rapiscono un bambino, ma il giovane rampollo di una facoltosa famiglia, il quale poi viene ucciso. Per lunghi tratti "The Sound of Fury" appare come una discreta crime-story, poi si trasforma in un film sociologico e progressista. Ci può stare, ma è esagerato il modo con cui questo viene rappresentato: un'immane folla esagitata e con la bava alla bocca pronta a linciare i due assassini, cosa che poi riesce, in barba alle forze dell'ordine in drammatico sottonumero. Un parossismo evidentemente intenzionale a fini pedagogici, moralizzanti, di monito e denuncia.
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