Regia di Robert Siodmak vedi scheda film
CONTIENE ANTICIPAZIONI - Grande noir, duro e puro, sicuramente troppo poco noto. Ancora una volta il criminale è un cocco di mamma, che pure non sarebbe una sbandata, anzi, ma viziandolo ha tirato su un uomo che non sa contenere i propri impulsi. La sua giustificazione, quella del grande Richard Conte, è sempre quella: ho dovuto farlo, ho dovuto ucciderlo, e così scivola da crimine in crimine, dal furto all'omicidio, fino a toccare il fondo dell'abisso. Si può morire pentendosi per il male commesso, oppure brandendo un coltello e volendo sfruttare gli ultimi istanti di vita per uccidere chi cercava darci la giusta punizione. Perdonate se anticipo forse un po' troppo, ma la morte nell'odio del protagonista stringe proprio lo stomaco. La vigliaccata che compie prima della fine è un colpo basso alla madre che tanto lo ha coccolato. Incarica cioè il fratello minore di rubare tutti i risparmi della povera donna. Il ragazzo però "non ce la fa". La parte buona che il protagonista ha ancora dentro lo porta tuttavia ad innamorarsi di una ragazza che è proprio un angelo, pura e innocente, come si dice nel film. Questa, pur in certo qual modo innamorata, prova ribrezzo per il male da lui compiuto e giustificato, e trova la forza - caso raro - di lasciarlo. Questi personaggi sono certamente memorabili e bel delineati, ma anche quelli collaterali lasciano il segno: dal povero dottore che accetta mazzette compromettenti per curare la moglie malata, alla direttrice del bordello (sentitela in lingua originale, quella donna avida e malvagia vi metterà i brividi), al perfido avvocato ricattatore... Siodmak dirige nel modo migliore questa storia tesa e notturna, che coinvolge con i suoi personaggi e le sue atmosfere più che con l'azione. Comunque la sequenza della fuga dall'ospedale è un gran bel pezzo di regia e tensione. PS: La versione in lingua originale offre alcune sequenze in italiano (nella famiglia del protagonista).
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