Regia di Robert Siodmak vedi scheda film
Scontro testa a testa tra un irreprensibile tenente di polizia e un criminale, a firma di un maestro della tensione.
Splendido noir, solido sotto ogni aspetto: attori, regia, fotografia. La tensione è palpabile dalle prime battute e in parte è arricchita dall'ambiguità di Martino, il criminale. Se inizialmente lo stesso sembra quasi un buono finito lì per sbaglio, per difendersi da un poliziotto che gli aveva sparato, negli sviluppi la sua personalità verrà arricchita da nuovi elementi che ne sottolineeranno le caratteristiche noir. Rispetto al tenente Candella, più lineare come personaggio ma non per questo privo di spessore psicologico (grazie soprattutto alla maiuscola prova di Victor Mature), il cattivo interpretato da Richard Conte risulta più inquieto e difficile da decifrare, inutile negare che in certi frangenti si faccia il tifo per lui. Cast a trazione italiana ma con una Debra Paget che, per quanto relegata in secondo piano, riesce a farsi notare pur nelle morigerate vesti. Altri tempi rispetto alle conturbanti pose de La tigre di Eschnapur.
Da recuperare.
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