Sir Karell Borotyn muore inspiegabilmente nella sua residenza alla periferia di Praga. Nonostante lo scetticismo dell’ispettore di polizia Neumann, che indaga sul caso, il dottor Doskil e il barone Otto ritengono che l’uomo sia stato ucciso da un vampiro, il conte Mora, e prova ne sarebbe le piccole ferite circolari sul collo della vittima. Inoltre, la popolazione del luogo vive nel terrore di un sinistro castello, presunta dimora del conte e della figlia Luna, vampira a sua volta.
Tod Browning rimette mano al soggetto de Il fantasma del castello (1927), influenzato però dall'esperienza Universal (Dracula, 1931) e dall'avvento del sonoro. Ne esce un originalissimo horror gotico, con inatteso risvolto giallo. Lugosi interpreta il suo alter ego con certa immedesimazione, mantenendo lo stesso look e senza mai pronunciare verbo.
Praga, 1934. La morte del ricco Karell Borotyn (Holmes Herbert) avviene in circostanze poco chiare, lasciando sconvolta la figlia Irena (Elizabet Allan). Il medico locale attribuisce il decesso ad un vampiro, alimentando i pregiudizi della popolazione sul conte Mora (Bela Lugosi) e sua figlia Luna (Carroll Borland): due inquietanti figure che vivono in un diroccato castello, e… leggi tutto
Praga, 1934. La morte del ricco Karell Borotyn (Holmes Herbert) avviene in circostanze poco chiare, lasciando sconvolta la figlia Irena (Elizabet Allan). Il medico locale attribuisce il decesso ad un vampiro, alimentando i pregiudizi della popolazione sul conte Mora (Bela Lugosi) e sua figlia Luna (Carroll Borland): due inquietanti figure che vivono in un diroccato castello, e…
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Tod Browning rimette mano al soggetto de Il fantasma del castello (1927), influenzato però dall'esperienza Universal (Dracula, 1931) e dall'avvento del sonoro. Ne esce un originalissimo horror gotico, con inatteso risvolto giallo. Lugosi interpreta il suo alter ego con certa immedesimazione, mantenendo lo stesso look e senza mai pronunciare verbo.
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