Regia di Roland Joffé vedi scheda film
Interminabile odissea nell'inferno cambogiano di fine anni '70, col Vietnam alle porte e la cosiddetta "stampa libera" che prova a fare il suo dovere. Idealmente uno scorcio altro all'Apocalipse Now di Coppola, crudo e vero come un documentario ma con un occhio attento alle dinamiche psicologiche dei protagonisti ed alla fotografia più precisa e suggestiva. E' un film pesante che può risultare anche noioso a causa delle oltre due ore di visione ma che merita una visione anche per il suo valore storico e politico. Bravo Ngor, spicca su tutti e caratterizza il personaggio più importante e tenero sebbene dai tratti vagamente irreali nella sua dedizione al collega prima che alla famiglia. Colonna sonora da dimenticare, appesantisce non poco la visione.
Mi spiace per Mike Oldfield ma la sua colonna sonora è davvero brutta, non solo per il fatto d'essere poco continua stilisticamente ma anche davvero inopportuna in certi frangenti.
La colonna sonora e Waterson.
Poteva decisamente far meglio.
Molto molto bravo.
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La musica di Oldfield è quello che è (neanche poi bruttissima piuttosto senza infamia e senza lode) invece la canzone finale ("Imagine" di John Lennon) è bellissima e efficace per la sequenza dove è inserita. Ciao!!!
Beh, quello non si discute. E' emozionante anche l'effetto, si sente la musica in sottofondo come se fosse trasmessa nella radio del taxi e lentamente invade tutta l'aria; la canzone giusta nel contesto giusto. Quella di Oldfield invece mi ha onestamente irritato, soprattutto nei frangenti dove era a prevalenza di sonorità elettroniche.
È uno dei film che mi ha emozionato di più in assoluto. Indimenticabile, per me, l'abbraccio finale dei due protagonisti, dopo l'odissea subita dal cambogiano.
Per me questo è un capolavoro
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