Gombo vive nella steppa mongolica con la famiglia (moglie, tre figli, la vecchia madre) secondo i ritmi arcaici e va a caccia con la "urga", una sorta di lazo fissato sulla punta di una pertica. Un giorno, la moglie gli chiede di adeguarsi alla legge sulla limitazione delle nascite. Gombo va in città, con un operaio da lui salvato in seguito a un incidente, per comprare i profilattici.
Note
Fiabetta tediosa e leccatissima, che segna la deriva di un buon regista russo. Il film ha vinto il Leone d'Oro a Venezia nel 1991.
Leone d’Oro nel 1991. Un film completamente dimenticato. Eppure così particolare, con quella narrazione sopra le righe che mantiene il dramma lontano dal pianto e la fantasia immune dalle sofisticherie dell’arte. La storia di Gombo, un pastore mongolo che, ai tempi della perestrojka, vive con la famiglia in una yurta in mezzo alla steppa, si colloca in quell’alveo di… leggi tutto
Oggi, 31 agosto 2016, inizia ufficialmente la 73esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Un'edizione un po' particolare quest'anno. Infatti, l'intero Paese è ancora addolorato per il terremoto della…
Prima di addentrarci nelle magiche atmosfere di questa favola firmata da Nikita Michalkov, è necessario definire il significato di "Urga". La "urga" è simile a un lazo, fissato alla sommità di una lunga pertica, e serve per catturare selvaggina per il sostentamento di esseri primitivi. Ma serve anche a segnalare il punto della steppa in cui sta avvenendo un accoppiamento…
Da qualche parte stroncato (v. Mereghetti), da altre parti innalzato (il film ricevette il Leone d'oro a Venezia nel 1991), Urga non ha, secondo me, né i crismi del capolavoro né quelli della ciofeca. E tanto meno può essere definito come il film che ha definitivamente minato la credibilità artistica di Michalkov, regista talvolta sopravvalutato, ma da non buttare via…
Leone d’Oro nel 1991. Un film completamente dimenticato. Eppure così particolare, con quella narrazione sopra le righe che mantiene il dramma lontano dal pianto e la fantasia immune dalle sofisticherie dell’arte. La storia di Gombo, un pastore mongolo che, ai tempi della perestrojka, vive con la famiglia in una yurta in mezzo alla steppa, si colloca in quell’alveo di…
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