Dopo anni di assenza, Krisha si riunisce con la famiglia per un raduno festivo. La giovane vede nella riunione un'opportunità per rimediare agli errori del passato e per dimostrare ai suoi cari di essere notevolmente migliorata, se non fosse che ad avere la meglio saranno i suoi deliri in grado di trasformare la vacanza in qualcosa di indimenticabile.
Parenti serpenti, ma anche no per questa rentrée familiare che è una chiara resa dei conti per le inadeguatezze di una snaturata madre agé, tanto bisognosa d'affetto. Non sempre però il ruolo genitore-figlio si può invertire e non sempre si può sciogliere il doppio legame con chi non si è voluto bene abbastanza.
c'è molto Cassavetes e, vista l'intensità, probabilmente del vissuto personale in questo notevole primo lungometraggio di Shults, anche attore nei panni del figlio abbandonato. il montaggio, spesso cronologicamente asimmetrico, è aiutato da una meravigliosa colonna sonora di Brian McOmber.
Ma che diavolo c'è scritto qui sopra? Che giovane, è una 60enne! Che commedia, è un film drammatico (e anche piuttosto noioso)... Vabbé è un film indipendente ma ste tragedie senza spessore le lasciamo agli americani.
E' un maledetto affare di famiglia, quello che succede nel film: sia all'interno della travagliata vicenda di un ritorno in famiglia da parte di una ormai anziana sorella in fuga, che dietro le quinte del film.
La protagonista, Krisha, si chiama davvero così, e per l'esattezza Krisha Fairchild, attrice di razza il cui nipote, Trey Edward Shults (piuttosto buono pure il suo film… leggi tutto
Facciamo un gioco. "Parapiglia! Scatta il gioco della bottiglia!" ...? Quasi, ma no. "Se ti faccio vedere il mio nuovo minipimer a vibrazione ultrasonica che c'ho in tasca tu me lo esci il tuo set di scodelle?" ...?…
E' un maledetto affare di famiglia, quello che succede nel film: sia all'interno della travagliata vicenda di un ritorno in famiglia da parte di una ormai anziana sorella in fuga, che dietro le quinte del film.
La protagonista, Krisha, si chiama davvero così, e per l'esattezza Krisha Fairchild, attrice di razza il cui nipote, Trey Edward Shults (piuttosto buono pure il suo film…
Sappiate che questa farà male. Una di quelle mazzate sui denti che non dimentichi. La botta di realismo che traumatizza come una doccia gelata in pieno inverno.
«No, torno a dormire, chi me lo fa fare»
La storia di Krisha è quella di migliaia, forse milioni di altre famiglie. È la storia di qualsiasi equilibrista fallito. Il fatto che il…
Krisha è una donna alle soglie dell'anzianità, si comprende subito essere un personaggio tormentato mentre viene accolta dai suoi famigliari in vista dei festeggiamenti per il Giorno del Ringraziamento. I legami coi numerosi personaggi si rivelano velocemente, ma a colpire è l'atmosfera cospiratoria ed opprimente, quasi da thriller, lesta ad invadere gli interni della…
Dopo la Selezione Ufficiale, il Festival di Cannes 2015 continua a svelarsi attraverso il programma della 54ma Semaine de la Critique, da sempre fucina di… segue
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Commenti (3) vedi tutti
Parenti serpenti, ma anche no per questa rentrée familiare che è una chiara resa dei conti per le inadeguatezze di una snaturata madre agé, tanto bisognosa d'affetto. Non sempre però il ruolo genitore-figlio si può invertire e non sempre si può sciogliere il doppio legame con chi non si è voluto bene abbastanza.
commento di maurizio73c'è molto Cassavetes e, vista l'intensità, probabilmente del vissuto personale in questo notevole primo lungometraggio di Shults, anche attore nei panni del figlio abbandonato. il montaggio, spesso cronologicamente asimmetrico, è aiutato da una meravigliosa colonna sonora di Brian McOmber.
commento di giovenostaMa che diavolo c'è scritto qui sopra? Che giovane, è una 60enne! Che commedia, è un film drammatico (e anche piuttosto noioso)... Vabbé è un film indipendente ma ste tragedie senza spessore le lasciamo agli americani.
commento di tricker