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The Grief of Others

Regia di Patrick Wang vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su The Grief of Others

di alan smithee
7 stelle

I segreti e le dure verità non dette creano in generale, ed in particolare all’interno della famiglia Ryries, situazioni di incertezza, errori di comportamento, disagio e malesseri psico-fisici che non possono che alterare equilibri apparentemente dati per scontati.

Ricky è una madre quarantenne di due figli in qualche modo problematici: il maschio è sovrappeso e diviene oggetto di atteggiamenti malevoli e prepotenti da parte dei compagni di scuola. La bambina, Biscuit, si comporta in modo eccentrico, una volta cadendo nel fiume Hudson, l’altra volta appiccando un fuoco in bagno.

Veniamo intanto a sapere che poco prima Ricky ha perso un figlio a pochi giorni dalla nascita, dopo che ha celato per mesi le reali condizioni di salute del feto al marito per timore che questi la costringesse ad abortire. Come se non bastasse la figlia ventenne di primo letto di John si presenta a casa della coppia, chiedendo asilo fino al momento del parto del primo figlio, concepito da padre ignoto. Un ulteriore problema a quest'ultima gravidanza da una parte unirà due donne altrimenti tendenzialmente se non ostili, almeno fredde una con l’altra, mentre creerà voragini interiori tra gli altri membri della famiglia, ognuno in lotta frenetica contro le proprie paure, i propri dubbi esistenziali e le tensioni legate ai rispettivi traguardi di vita.

Dopo In the family l’interessante regista americano indipendente, ma di chiare origini asiatiche Patrick Wang, continua il suo percorso – quasi una via Crucis laicissima e lucidissima - nei labirinti tortuosi ed inestricabili dei rapporti familiari, quando la vita ci devasta con le amarezze ed i dolori di fatti inaspettati che ci cambiano l’esistenza da un momento all’altro.

La scena finale dell’abbandono temporaneo del tetto coniugale per celebrare un funerale privato al nascituro morto poco dopo, è insieme struggente e tecnicamente efficacissima a rappresentare la rinascita di un rapporto familiare, partendo da un lutto, da una perdita, per unire le forze ed affrontare, uniti e solidali, un percorso sempre in salita e non certo privo di ulteriori ingombranti ostacoli. Un pessimismo che non riesce a sfaldarsi di fronte ad un orizzonte che non promette molti sprazzi di sereno, ma la consapevolezza di non essere soli ad affrontare la tormenta può essere una adeguata ed efficace ancora di salvezza.

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