Regia di Liza Johnson vedi scheda film
Elvis & Nixon – La Recessione.
Nel lontano 1970, un evento ha scosso gli Stati Uniti. Non stiamo parlando del rientro dell'Apollo 13, e neppure del primo volo del Boeing 747. Quell'anno, il Re del Rock, l'unico e il solo bacino assassino Elvis Presley ha incontrato il presidente meno amato della storia degli Stati Uniti, Richard Nixon. Quando ho visto la locandina del film, credevo che l'evento in questione fosse frutto della fantasia degli sceneggiatori; e invece, il fatidico incontro è veramente avvenuto, ma fu tenuto celato per motivi che non conosciamo. Ed è proprio grazie a questo alone di mistero che circonda la vicenda che per anni i fans del Re si sono chiesti cosa si possano essere mai detti i due. Già nel 1997 era uscita una pellicola che trattava dello stesso evento, mai distribuita nel nostro paese, forse perché la parola Elvis, ai tempi, nella nostra landa della beata ignoranza non destava alcun ricordo nel cervello dell'italiano medio, già troppo ripieno di calcio e masturbazione. Ma, grazie all'avvento di internet che permette anche la più becero di scoprire la storia dei protagonisti con pochi click, e grazie anche alla fama degli attori protagonisti, il film viene distribuito nelle sale italiane senza dover aspettare molto dall'uscita dagli States. Il film presenta Micheal Shannon nei panni del Re; forse a causa di una eccessiva idealizzazione del personaggio di Elvis, non riuscivo proprio a vedere l'attore nei panni della rockstar. D'altronde, Micheal Shannon è solito interpretare ruoli ben diversi, come quelli dei detective dallo sguardo duro. Ma in questo film, Micheal tira fuori il tamarro che c'è in lui e, grazie anche allo stivaletto giusto e a una pioggia di monili d'oro, si trasforma nell'unico e solo Re del Rock, Elvis Presley. E qui ci troviamo di fronte non all'uomo, ma alla leggenda. Niente inutili introspezioni sul “vero” Elvis o stupidaggini da mockumentary di bassa lega; gli sceneggiatori sono riusciti abilmente a inserire e contestualizzare un sacco di piccole leggende, mischiandole a fatti realmente accaduti, per creare una storia simpatica e quasi credibile. Vediamo il Re che mostra il distintivo di sceriffo donatogli dal corpo di polizia della sua contea quando fu nominato sceriffo onorario ausiliario al posto dei documenti di identità, come si dice fosse solito fare, oppure lo vediamo mentre ci mostra la pistola che teneva alla caviglia che si vocifera portasse sempre. Un susseguirsi di piccole leggende che scopriamo scena dopo scena, che ci mostrano una rockstar con la R maiuscola, che trasuda onnipotenza, un genere di persone ormai estinte, che non ha nulla a che vedere con le persone famose che si fregiano dello stesso appellativo. Nei panni del presidente degli Stati Uniti ritroviamo Kevin Space,y un uomo che non ha bisogno di presentazioni, attore dalla capacità monumentali che si è gia calato nei panni del politico pezzo di merda nella serie tv House of Cards US. Una scelta più che azzeccata. Kevin Spacey ci mostra un Nixon un poco macchiettistico che mi ricorda molto il Nixon che vediamo nei Simpson piuttosto che quello veramente esistito. La storia si sviluppa mostrando quanto Elvis sia troppo rockstar per seguire qualsiasi regola presidenziale e quanto la sua influenza e carisma riescano mettere in scacco anche l'uomo più potente del mondo; se poi l'antagonista è anche interpretato da uno degli attori a mio parere più bravi nel panorama americano il risultato non può essere che ottimo. Elvis & Nixon è un ottima commedia che non si perde in tempi morti, non ha nessuna pretesa documentaristica, l'unica funzione che ha è di farci sorridere sfruttando l'immagine iconica del mitico Elvis e le sue piccole manie da star inarrivabile.
per insulti anche non costruttivi.
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