Regia di Jan Troell vedi scheda film
Per questo remake in chiave catastrofica dell'omonimo film di John Ford del 1937 il produttore Dino De Laurentiis non ha badato a spese: oltre 20 milioni di dollari di budget, un regista di nicchia (lo svedese Jan Troell), sceneggiatura di Lorenzo Semple jr., fotografia di Sven Nykvist, musiche di Nino Rota, scene e costumi di Danilo Donati, cast stellare (Mia Farrow, Jason Robards, Max Von Sydow, Trevor Howard). Ed in effetti, visto lo scadente risultato complessivo, è la sua mano ad emergere come impronta stilistica del film: perchè la sceneggiatura imbarca acqua da tutte le parti, gli attori appaiono visibilmente annoiati, l'estetica dell'esotismo da cartolina la fa da padrona e la regia, piatta e senza sussulti, smarrisce nel melodramma melenso e in una seconda parte affidata esclusivamente ai maghi degli effetti speciali le drammatiche vicende di una giovane inglese, figlia del governatore di Pago Pago, che si innamora perdutamente di un capo indigeno. Uno spettacolo pretenzioso e, in definitiva (specie viste le premesse), sconfortante.
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