Regia di Jacques Audiard vedi scheda film
NOn solo è un bel film, ma è un film importante, un film necessario.
Sri Lanka, guerra civile. Per scappare, questo tipo trova i documenti di una famiglia, cerca perciò una moglie e una figlia finte ma che assomiglino alla foto, e parte per la Francia. Sono 3 sconosciuti, lui ora di nome si chiama Dheepan (era quello della foto), vanno a vivere assieme e cominciano a integrarsi, seppure in un quartiere degradato. Lui fa il guardiano, lei accudisce un anziano, la bambina impara a scuola il francese. E anche tra loro, che forzatamente vivono assieme, la finzione via via cede alla nascita di una vera famiglia. Lui però ero un guerriero, un soldato Tamil…forse dovrà tornare a esserlo.
Film che superati i primi 15’-20’ si snellisce e cresce via via, fino a diventare il filmone che è (voto 8) grazie a una buona storia, a attori sontuosi, a musiche meravigliose, ad alcune scene in particolare splendide (v. quando sale le scale, nel finale, se non sembra di nuovo in Sri Lanka…), a una regia magica. Gran bel film, il classico che arrivi ai titoli di coda e dici, cavolo che bel film. Più o meno l’avranno pensata simile a Cannes 2015, dato che ha vinto la Palma d’Oro in quell’occasione. Dei concorrenti del tempo ho visto sei film, tutti decisamente inferiori tranne Sicario, con cui deve essere stata una bella lotta, ma che fu ignorato dalla giuria (che pure fece vincere, tra le attrici, Rooney Mara per Carol e non l’attrice di Dheepan, ma dai, ma dai, fratelli Coen!!!). Il regista è Audiard. Dando un’occhiata al suo carniere (Sulle mie labbra, Il profeta, Un sapore di ruggine e ossa, tra gli altri) posso solo dire che qua si conferma uno dei maggiori registi in circolazione, nel mondo.
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