Trama
Dheepan è un combattente Tamil, che fugge dalla guerra che dilania lo Sri Lanka e cerca asilo in Francia come rifugiato politico, presentandosi come marito e padre di due compagni in fuga. Alla periferia di Parigi, inizia a lavorare come custode di un complesso residenziale in rovina ma il suo tentativo di vita normale viene infranto da una violenta gang di trafficanti di droga, che dettano legge in zona. A malincuore, l'ex guerriero sarà costretto a fare una scelta sul prendere un percorso ancora più violento di quello di un tempo.
Approfondimento
DHEEPAN: IL FUTURO DI UN EX TIGRE TAMIL IN FRANCIA
Diretto da Jacques Audiard e scritto dal regista con Noé Debré e Thomas Bidegain, Dheepan racconta la storia di un ex soldato, una giovane donna e una piccola bambina, che in fuga dalla guerra civile in Sri Lanka si fingono una famiglia. Finendo con l'essere accolti in un complesso residenziale al di fuori di Parigi, i tre si conoscono ancora a malapena quando cercheranno di ricostruirsi una vita insieme.
Con la direzione della fotografia di Eponine Momenceau, le scenografie di Michel Barthélémy, i costumi di C. Bourrec e le musiche originali composte da Nicolas Jaar, Dheepan si ispira vagamente alla vita dell'attore protagonista Anthonythasan Jesuthasan. Arruolatosi all'età di sedici anni nell'esercito delle Tigri per la liberazione della patria Tamil, Anthonythasan ha combattuto come soldato fino all'età di 19 anni prima di fuggire in Thailandia e dopo quattro anni raggiungere la Francia. Appena venticinquenne quando ha fatto domanda di asilo politico, ha cominciato a svolgere i lavori più disparati pur di sopravvivere. Lavoratore in un supermercato, cuoco, governante, facchino di un hotel a EuroDisney, ha ripreso anche a scrivere sotto lo pseudonimo di Shobasakthi.
Sebbene scrivesse da quando era quindicenne, aveva interrotto la scrittura a causa del suo attivismo politico (fino al 1997 ha fatto anche parte in Francia di un gruppo trotzkista) prima di dedicarsi a tempo pieno alla sua nuova attività di autore. Da allora in poi, i suoi scritti non si sono più fermati. Racconti brevi, saggi politici e critiche letterarie, sono tra le sue produzioni, che hanno ricevuto critiche particolarmente favorevoli e hanno raggiunto un numero sempre più alto di lettori in India e Sri Lanka.
Gorilla, il suo primo romanzo scritto nel 2001 e tradotto in inglese nel 2008, è un romanzo di memorie che ripercorre le sue esperienze di soldato bambino. Traitor, risalente al 2004, si occupa invece del massacro da parte del governo dello Sri Lanka di circa 50 prigionieri politici nel 1983. Le riprese di Dheepan hanno ritardato la pubblicazione di un suo terzo romanzo, che si svolge nel dopoguerra in Sri Lanka.
Prima di Dheepan, le sue esperienze di attore si limitavano a piccole recite da ragazzino, a rappresentazioni di strada durante il periodo della militanza tra le Tigri e a un ruolo secondario in un film indiano di cui aveva co-scritto la sceneggiatura (The Dead Sea di Leeana Manimekalai).
In Dheepan al fianco di Antonythasan, nei panni della transfuga Yalini, recita Kalieaswari Srinivasan, una trentenne originaria di Chennai, una città nel sud dell'India. All'età di 24 anni, Kalieaswari si era interessata al mondo del teatro per puro caso, senza che avesse intenzione di diventare un'attrice. Ha però poi lavorato per diverse compagnie e recitato in diverse rappresentazioni, di cui è stata anche regista o tecnico. Grazie a Dheepan, ha ottenuto il primo ruolo in un film, senza che conoscesse niente del cinema di Audiard.
Note
Nello stile di Audiard (Il profeta, Sulle mie labbra ma anche Un sapore di ruggine e ossa), la violenza è molto presente. Qui è meno importante della prossimità della camera, del silenzioso scavo individuale e degli sguardi negli sguardi dei personaggi. Luci dense di riverberi e musica elettronica piena di suggestioni e tenerezza. Pellicola avvolgente e solida.
Trailer
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- Palma d'Oro a Jacques Audiard al Festival di Cannes 2015
Commenti (7) vedi tutti
Un po' crudo ma interessante, con una storia originale.
commento di Artemisia1593Per farla corta : questo Film proprio non mi è piaciuto (detto in maniera spiccia e semplice ...) !!! voto.0.
commento di chribio1Intenso e magnetico film di Audiard
leggi la recensione completa di emilDiscussa Palma d’oro a Cannes nel 2015.
leggi la recensione completa di laulillaNOn solo è un bel film, ma è un film importante, un film necessario.
leggi la recensione completa di tobanisFilm di immigrati, che vivono da immigrati, parlano da immigrati.Più che altro sembra un documentario.
commento di gruvierazUn film di una ferocia inaudita. Discutibile forse, ma avvincente. Parla di una giungla senza legge, attraversata da una violenza barbarica, dove non è concessa (né prevista) nessuna redenzione. E’ anche la storia di un amore che nasce, di una famiglia fittizia che diventa reale.
commento di (spopola) 1726792