Berlino, 1923. Due acrobati americani vengono irretiti da uno scienziato folle che anticipa i terribili esperimenti medici dei nazisti. Bergman nella già folle Germani pre-Hitler. Atmosfere espressioniste (fotografia del sempre valido Sven Nykvist) per un film irrisolto pur se perfetto nella resa della opprimente cappa di terrore.
Feroce dramma storico e psicologico dalle tinte fosche e sinistre. Un agghiacciante referto espressionista sul caos, il terrore e la follia nella Germania dei primi anni 20, appena oltre la Grande Guerra col Nazismo già in embrione. Film un poco confuso ed irrisolto forse, ma intenso, potente e significativo. Ampiamente sottovalutato. Da vedere...
ritengo offensivo per la ragione umana attribuire 3 stelle ad un film del genere e giudicarlo minore, Bergman è forse il regista più grande di tutto il secolo scorso e continua ad esserlo secondo me. La scrittura , i simboli, le icone e le immagini di Bergman sono talmente dense e eterne che è quasi impossibile trovare un'altro autore simile.
Elementi efficaci a favore del film sono l'atmosfera e la ricreazione della Berlino del 1923 efficace ritratto di una società che giustifica il male utilizzandolo per tirarsi fuori dalla povertà.VOTO 6 -
Nella Germania del 1° dopoguerra un ex dipendente del circo ritrova la cognata vedova e un ex compagno di scuola. Quest'ultimo nasconde un atroce segreto nel quale coinvolgerà l'amico...Ricostruendo molto bene l'atmosfera inquietante della Repubblica di Weimar giocando con il rapporto luci-ombre-nebbia il maestro Bergman costruisce un thriller che sfocia nell'horror e spiega… leggi tutto
L'azione si svolge nella Berlino weimariana del 1923, dove l'inflazione è alle stelle e si vive in un clima di paura generalizzata e crescenti tensioni, e ha per protagonista l'ebreo nato in America ma di origine lettone Abel Rosenberg (David Carradine), membro di una compagnia di acrobati, di cui fa parte il fratello che, nell'incipit, viene ritrovato morto in una stanza d'albergo, e la… leggi tutto
Greve e cupo, il film vive di buoni dialoghi e discreta azione (insomma, poco a che fare con il Bergman più conosciuto). Carradine se la cava dignitosamente nei panni dell'impotenza e dell'incredulità umana dinanzi al delirio della follia. Non c'è la profondità consueta del Maestro, spesso si tira per le lunghe e la tensione ne risente, ma è l'ennesima… leggi tutto
Possiamo considerare L'uovo del serpente un Bergman minore ma vale comunque la pena vederlo perlomeno per l'ambientazione cupa e inquietante della Berlino degli anni '20, per la tensione drammatica che avvolge tutto il film, per l'interpretazione efficace degli attori e per un finale tagliente e raggelante che, tuttora, conserva una sua attualità.
Premetto che ritengo chi assegna 3 stelle ad un film di Bergman un minus habens , indegno non soltanto di scrivere recensioni sull'arte cinematografica ma neppure vederne i film, si diletti con i cinepanettoni che impiega meglio il suo tempo.
Su questo film sono stati scritti dei trattati. La scrittura , i simboli, le icone e le immagini di Bergman sono talmente dense e eterne che…
L'azione si svolge nella Berlino weimariana del 1923, dove l'inflazione è alle stelle e si vive in un clima di paura generalizzata e crescenti tensioni, e ha per protagonista l'ebreo nato in America ma di origine lettone Abel Rosenberg (David Carradine), membro di una compagnia di acrobati, di cui fa parte il fratello che, nell'incipit, viene ritrovato morto in una stanza d'albergo, e la…
La fragile democrazia di Weimar ormai moralmente e fisicamente in ginocchio sta per essere spazzata via da forze oscure e terribili. Due artisti di circo vivono, ciascuno a suo modo, questo momento di transizione mentre paura e follia come un'epidemia inarrestabile stanno rendendo privi di senso anche i comportamenti più ordinari. Il clima claustrofobico, l'evocazione di un…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (5) vedi tutti
Feroce dramma storico e psicologico dalle tinte fosche e sinistre. Un agghiacciante referto espressionista sul caos, il terrore e la follia nella Germania dei primi anni 20, appena oltre la Grande Guerra col Nazismo già in embrione. Film un poco confuso ed irrisolto forse, ma intenso, potente e significativo. Ampiamente sottovalutato. Da vedere...
commento di DavideKingInk80Un Bergman minore ma vale la visione.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiTipico film di atmosfera e denuncia degli anni 70. Cupo e trascendente. Voto 7.
commento di ezzo24ritengo offensivo per la ragione umana attribuire 3 stelle ad un film del genere e giudicarlo minore, Bergman è forse il regista più grande di tutto il secolo scorso e continua ad esserlo secondo me. La scrittura , i simboli, le icone e le immagini di Bergman sono talmente dense e eterne che è quasi impossibile trovare un'altro autore simile.
leggi la recensione completa di busso58Elementi efficaci a favore del film sono l'atmosfera e la ricreazione della Berlino del 1923 efficace ritratto di una società che giustifica il male utilizzandolo per tirarsi fuori dalla povertà.VOTO 6 -
commento di wang yu