Regia di Gaspar Noé vedi scheda film
No troppo sofisticato perché una persona semplice come me possa apprezzarlo. Non sono uno che giudica i film solo dalla "storia" ma in questo caso... e 'sti cazzi? Non mi frega niente di quali siano i padri nobili ai quali si rifà, né mi frega delle videocassette e dei poster alle pareti. Certo metacinema lo lascio volentieri alla pseudo-intelletualità che ama oltremodo le pippe mentali e pensa sia figo e addirittura necessario farlo in un certo modo - più ermetico ed esoterico è meglio è, un po' come se "obliterare" fosse più corretto e più elegante rispetto a "timbrare": non lo è, è solo un'estensione del burocratese. A quelli come Carax che dichiarano di fare film privati - ma Holy Motors è comunque altra cosa per quanto una parte di me lo detesti ancora. Benissimo, allora proiettati il film nel privato del cesso di casa tua e non sfracellarmi i maroni. O sei così presuntuoso da pensare che il tuo privato sia così importante e così indispensabile all'umanità da assumere automaticamente dimensione pubblica? Beh, non è così. Un po' come i bimbiminkia che scrivono il loro diario privato a forza di video su youtube.
Irréversible mi aveva fatto cagare, questo lo segue a ruota - purtroppo Enter the Void l'ho perso, vedrò di recuperarlo. E non per la scena di stupro in quello o il sesso esplicito in questo. Ma magari fosse solo quello e non ci fosse il resto... (e vai col solito battage: scandalizzante, scioccante, ecc. Ma dove state di casa se trovate scandalizzante questa roba? In che mondo di perbenismo ovattato vivete? Chi non ha avuto - e spero abbia - relazioni che ricordate particolarmente intense dal punto di vista sessuale? O una relazione che in qualche angolo recondito del vostro io non potete dimenticare e che comunque vi ha segnato a vita? A me è capitata pure l'esperienza del triangolo sessuale e non sono certo Rocco o Franco. E se il tutto si riconduce ad un'unica relazione e ad un'unica persona? Fatto anche questo. Aggrapparsi alla prima sottana che si trova - o che già esisteva, e gravida come in questo caso - dopo la fine di una relazione importante - o che si considera tale - perché non si hanno le palle per affrontare il dolore fino in fondo, per stare da soli e per riprendere in mano la propria vita, e quindi oltre a mandare a puttane la suddetta si coinvolgono anche le vite di altri invece no, e me ne vanto). Chiedo scusa per lo sfogo ma è cinema che detesto, pieno pieno di... nulla se non di un pretenzioso ego grosso quanto una casa.
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Ma insomma, posso vederlo o no, questo Love che ho appuntato nei film che ritengo possano interessarmi. Onestamente, dimmi se ne vale la pena o no. Ti ringrazio. Un saluto.
Ciao. Mah... secondo me è un modo di fare cinema che o si ama o si detesta, per quanto mezze misure siano sempre possibili. Ad esempio, leggevo ora le recensione di EightAndHalf (di solito non leggo mai gli altri utenti prima di scrivere, si corre il rischio di dire sempre le stesse cose - e del resto non ho ambizioni di originalità essendo semplicemente uno che guarda un sacco di film e basta - ma si evita, eventualmente, quello di polemizzare ad personam) e la sua opinione, che rispetto e trovo utile per le argomentazioni, è diametralmente opposta alla mia e ciò che lui vede di positivo o per me è negativo o non è affatto sufficiente a farmi salvare la pellicola. Personalmente avrei preferito impiegare il tempo in altro, ed ho avuto più volte la tentazione di utilizzare il fast forward. Almeno un'ora di scopate inframmezzate a scenette un pochetto ridicole per i miei gusti, indipendentemente dal fatto che siano verosimili o meno, per l'"ambizione" di mostrare "finalmente?" quello che in un normale film viene espunto, non lo reggo. Se domani - posto che qualcuno non lo abbia già fatto - un regista se venisse fuori con un film perfettamente calibrato in base alle ore che passiamo a dormire, a mangiare, a depositare escrementi e a lavarci, pur essendo azioni ordinarie e vitali tanto quanto il sesso, non griderei al miracolo. Griderei alla noia e poi chiamerei la neuro.
A questo punto, grazie a te, ho le idee molto chiare: non vedrò mai Love, ma lo metto all'ultimo posto delle mie priorità. Vista la mia età, sono sicuro di averlo perso per sempre.
Sei stato utilissimo, grazie ancora.
Grazie a te per esser passato ma non vorrei ti perdessi quel che per altri certamente più competenti di me è un mezzo capolavoro anche a causa della mia viscerale opinione. Il fatto è che prima di qualsiasi approccio critico, tecnico e storico-cinematografico - tutte cose che maneggio solo in minimissima parte non essendo il mio mestiere e di conseguenza non avendo avuto il tempo di dedicarci anni e anni di studio per non dire della ovviamente totale assenza di pratica - un film deve trasmettermi qualcosa. Può interessarmi, emozionarmi, divertirmi, affascinarmi, farmi riflettere, intrigarmi, offrirmi informazioni, spaventarmi, disgustarmi - in senso buono - e tutto questo insieme e altro ancora. Se non lo fa dal mio punto di vista - ovvero è cosa strettamente personale - c'è qualcosa che non funziona. Difficilmente in questo caso la mia opinione sarà del tutto positiva, al massimo posso riconoscere, se ne sono in grado, lo stile, la tecnica, le citazioni, i rimandi, la fotografia, le scelte di montaggio, la colonna sonora o che so io, ma resta comunque per me un'opera povera.
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